I giudici hanno nominato tre commissari giudiziali (Bartoli Antoniolli, Giuseppe Benedetto e Ciro Falanga) e hanno disposto che la gestione dell'impresa, sino al decreto di apertura della procedura di amministrazione straordinaria ovvero fino al decreto che dichiara il fallimento, sia affidata agli organi dell'associazione che la eserciteranno sotto la vigilanza proprio dei commissari.
Il Tribunale ha concesso due giorni di tempo al Cefop per depositare i bilanci e le scritture contabili e ha fissato al prossimo 21 marzo l'adunanza davanti al giudice delegato, Angela Notaro, per l'esame dello stato passivo. I creditori che vantano diritti reali o personali sui beni in possesso del Cefop hanno trenta giorni di tempo per la presentazione delle domande di insinuazione allo stato passivo.
Il possesso del Durc permetterà di rimettere in moto la procedura per l'accreditamento del Cefop che dunque potrebbe riavviare l'attività dopo mesi di stop con i lavoratori più volte scesi in piazza per rivendicare gli stipendi arretrati, circa 20 milioni in totale.
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