Ci sono casi di sopraffazione dovuti a interessi
economici e politici.
Molti di noi sono privi di incarico, di
lavoro e delusi da politici e uomini carismatici. Persone che ci hanno
convinti a dedicare le nostre energie e il nostro tempo a imprese che poi si
sono rivelate deludenti o fallimentari.
In Sicilia il Governo Regionale cerca di opprimere gli
operatori della formazione professionale e delle politiche attive del lavoro,
probabilmente, perché vorrebbe procedere a nuove assunzioni clientelari.
La sopraffazione è insita nel carattere di certi
politici e funzionari che devono sempre prevalere ed emergere, magari sulle
rovine di altri.
Nella gestione della formazione professionale in
Sicilia la sopraffazione è stata svolta da chi svolge ruoli di comando.
Comunque sia, cari amici e colleghi, il mondo che ci
circonda è pieno di gente, volente e nolente, che ci ha reso e ci rende la vita
difficile.
Per gli operatori della formazione professionale e
delle politiche attive del lavoro gli ultimi anni trascorsi sono stati durissimi pieni di angherie e umiliazioni, ad
opera di Assessori, politici, Dirigenti Generale, funzionari ed Enti Gestori.
Amici e colleghi, noi che stiamo vivendo una
situazione difficile e insopportabile, non lasciamoci andare; soprattutto se
non c’è nessuno che è riuscito a difenderci dalle sopraffazioni ed angherie:
rivolgiamoci, ancora una volta alla Giustizia. Denunciamo, ancora una volta,
tutto quello che è stato fatto in contrasto alle leggi e alle norme siciliane
del settore della formazione professionale.
Noi, insieme a Voi, siamo pronti a dare una nuova
svolta a questo settore martoriato e abbandonato.
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