In vista del prossimo confronto con le istituzioni circa le modalità di reclutamento e di contrattualizazzione del personale iscritto all'Albo, la scrivente organizzazione intende evidenziare le seguenti anomalie:
1) Gli Enti che sono alla ricerca di una specifica figura devono attenersi a quanto previsto dal C.C.N.L., in particolare per quelle mansioni per le quali è previsto il Diploma come Titolo di Studio ed esperienza specifica compravata, non possono esigere invece la Laurea e ulterori titoli accademici. Facendo così, tali Enti, vanno arbitrariamente a tagliare fuori quel 75% circa di iscritti all'Abo che è privo di laurea ma ha regolarmente espletato per decenni la propria mansione con il Diploma così come richiesto dal C.C.N.L.
A tal propostito c'è da evidenziate che alcuni Enti che hanno ottenuto cospicui finanziamenti dall'Avviso 8, negli scorsi anni hanno impostato i propri Bandi di reclutamento personale indicando direttamente il Titolo di Studio anzicchè la mansione. Questo tipo di impostazione è assolutamente discriminatoria poichè la richiesta di un Titolo Superiore a quello previsto, impedisce di fatto a tantissimi iscritti all'Albo che hanno svolto per anni quella mansione la possibilità di candidarsi.
2) Una volta reclutato, il lavoratore, sempre in base alle passate esperienze, sovente trova grossissime difficoltà nel vedersi applicato in forma piena e corretta un Contratto in sintonia con quanto previsto dal C.C.N.L. - F.P.
Le violazioni più frequenti sono:
A) Mancata assegnazione delle ore di Disposizione ai Docenti;
B) Mancata attribuzione degli Scatti di Anzianità e della P.E.O.I.;
C) Forme anomale di contrattualizzazione: anzicchè il regolare Contratto a tempo determintato Settore F.P..
Pertanto chiederemo al Dipartimento di verificare se ci sono Enti che hanno lavoratori con contratti di lavoro non consoni: Contratto di Collaborazione Occasionale, Contratto di Socio di Cooperativa, ecc.
In conclusione, prima dell' inzio dell'attività formativa, occorre stipulare un accordo Sindacati-Regione che impedisca formalmente agli Enti Gestori di avere qualsiasi margine di discrezionalità in merito alla modalità di Reclutamento del personale iscritto all'Albo e obbligare gli Enti Gestori, che utilizzano denaro pubblico, la corretta applicazione del Contratto di lavoro che deve rispettare quanto previsto dalle norme regionali in materia di accreditamento e di gestione del denaro pubblico nel settore.
Per quanto concerne "l' AUTONOMIA IMPRENDITORIALE" rivendicata per la selezione del personale dagli Enti che sono di fatto Gestori di finanziamenti pubblici, tale concetto è molto ambiguo, lascia adito ad interpretazioni discrezionali e quindi sarebbe opportuno venisse cassato.
L'auspicio è che invece di prevedere che siano gli Enti ad impostare i Bandi di reclutamento personale, continui ad essere la Regione tramite le sedi provinciali dell' UPL ad indicare agli Enti i nominativi dei lavoratori candidati a ricoprire le varie mansioni richieste.
Resta inteso che la soluzione migliore e di riportare tutti i servizi legati alla formazione professionale sotto la diretta dipendenza della Regione, in un'agenzia unica che possa così garantirne la trasparenza e il regolare funzionamento, nonché un significativo risparmio economico.
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