Il sistema della formazione professionale in Sicilia vive una crisi dovuta a decenni di incurie che hanno innescato un declino sociale che influenza ed aggrava la crisi economica siciliana e che stanno subendo il personale, licenziato e privo di incarico, inserito nell'Albo regionale. Questa crisi a volte sfocia in ritorsioni, ricatti, nei confronti dei lavoratori da parte della casta che gestisce il sistema, in attesa di un'annunciata riforma amministrativa e legislativa voluta da tutti, che tarda a venire, creando carenza di servizi ed indebolimento della rete di solidarietà di base.
Il presidente della regione è tutta la politica che lo sostiene devono rendersi conto che i lavoratori si trovano nel mezzo di una crisi economica, dovuta alla mancata certezza di un reddito e a pochi anni dalla maturazione dei contributi per la previdenza sociale.
Operatori capaci di accettare le difficoltà ma necessitano di un sostegno economico tramite il lavoro ed i relativi contributi, per accedere poi ad un sostegno sociale e contributivo.
Operatori che hanno subito un' ingiustizia dovuta da chi gestisce il sistema della formazione professione da chi dovrebbe fare i controlli del settore sull'utilizzo dei finanziamenti.
Operatori pronti a denunciare questo cruciale periodo, questa condizione estrema, senza i paraocchi della retorica e dell'ideologia politica.
Una delegazione sarà presente al sit -in di giorno 31 p.v.
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