giovedì 20 agosto 2015

OSSERVAZIONI AVVISO 1_2015



Il Coordinamento Snals Confsal settore formazione professionale, dopo un’attenta analisi del bando relativo all’avviso 1/2015, pubblicato dall’Amministrazione Regionale siciliana nel mese di agosto, ne disapprova i contenuti, in quanto gli stessi non tengono conto della legge regionale n. 24/76 e ss.mm.ii., del CCNL di categoria, degli ultimi accordi sindacali sottoscritti tra la scrivente O.S. e la Regione Siciliana del 3 giugno 2013 e del 5 agosto 2014, in merito alla riallocazione  del personale iscritto all’albo, ed alla puntualità delle retribuzioni.
Ancora una volta, dal sopracitato bando, appare evidente che i lavoratori della formazione professionale non saranno garantiti:
-          non si evince che il solo personale impiegabile è il personale iscritto all’Albo degli operatori della formazione professionale, che la Regione Siciliana ha individuato, qualificato e censito con risorse proprie, da ultimo dal D.D.G. n. 4228 del 1 agosto 2014. Pertanto, nel pieno rispetto delle leggi regionali di settore, si chiede di inserire tale requisito di accesso;
-          fermo restando l’impiego prioritario del personale con anzianità di servizio superiore ai 10 anni, si ritiene legittimo anche l’utilizzo del personale assunto dal 2005 al 2008;
-          con questo bando si torna ai vecchi e non funzionali scaglioni di erogazione delle somme (50-30-20), limitando i trasferimenti alla disponibilità economica della Regione Siciliana; (nel precedente avviso n. 20/2011 si era pervenuto, giusti Accordi sindacali del 3 giugno 2014 e 5 agosto 2014, all’ammissione del finanziamento in acconto pari al 50% all’avvio delle attività progettuali, il 40% all’avvio delle attività d’aula, il 10% alla rendicontazione con l’obbligo degli enti di formazione di dover pagare l’intera quota annua del personale con il 90% di acconto - D.D.G. n. 6494 del 13 novembre 2014);
-          altri elementi negativi: il mancato richiamo al DPR 207/2010, nel caso in cui gli enti di formazione non potranno pagare le retribuzioni ai lavoratori (artt. 4 e 5) e l’avere stabilito come unico parametro di valutazione l’elemento premiale di soli 4/100 di punteggio agli enti che impiegano il personale incluso nell’albo degli operatori;
-          gli scaglioni imposti agli enti favoriscono altri licenziamenti: sarebbe stato più opportuno stabilire un elemento premiale per fare scegliere il numero maggiore di unità impiegate dell’albo, anche con incentivi per le assunzioni da questo elenco ad esaurimento, piuttosto che l’utile a collocarsi al minimo del “range” (es. range 9-16, gli enti, a parità di finanziamento a 9 ed a 16 unità in ruolo, preferiscono far lavorare di più le 9 unità, piuttosto che prenderne 16).

Per concludere, dall’analisi dell’avviso 1/2015 emergono delle criticità sulla salvaguardia occupazionale dei lavoratori. Ci si chiede come l’amministrazione regionale intenda muoversi per garantire quella notevole fetta di lavoratori che rimarrebbero esclusi dall’Avviso n. 1/2015, sia per anzianità di servizio (10 anni) che per quantità di finanziamento.
Pertanto il coordinamento regionale  Snals Confsal settore formazione professionale chiede un incontro  urgente con l’Amministrazione Regionale per individuare il metodo che eviti la fuoriuscita di altro personale dal settore nonché la ricollocazione del personale già escluso ingiustamente.


TABELLE CON ALCUNI ESEMPI DI PROIEZIONI E RIPARTIZIONI
COSTI DEL PERSONALE

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