Il Coordinamento Snals
Confsal settore formazione professionale, dopo un’attenta analisi del bando relativo all’avviso
1/2015, pubblicato dall’Amministrazione Regionale siciliana nel mese di agosto,
ne disapprova i contenuti, in quanto gli
stessi non tengono conto della legge regionale n. 24/76 e ss.mm.ii., del CCNL
di categoria, degli ultimi accordi sindacali sottoscritti tra la scrivente O.S.
e la Regione Siciliana del 3 giugno 2013 e del 5 agosto 2014, in merito alla
riallocazione del personale iscritto
all’albo, ed alla puntualità delle retribuzioni.
Ancora
una volta, dal sopracitato bando, appare evidente che i lavoratori della
formazione professionale non saranno garantiti:
-
non si
evince che il solo personale impiegabile è il personale iscritto all’Albo degli
operatori della formazione professionale, che la Regione Siciliana ha
individuato, qualificato e censito con risorse proprie, da ultimo dal D.D.G. n.
4228 del 1 agosto 2014. Pertanto, nel pieno rispetto delle leggi regionali di
settore, si chiede di inserire tale requisito di accesso;
-
fermo
restando l’impiego prioritario del personale con anzianità di servizio superiore
ai 10 anni, si ritiene legittimo anche l’utilizzo del personale assunto dal
2005 al 2008;
-
con
questo bando si torna ai vecchi e non funzionali scaglioni di erogazione delle
somme (50-30-20), limitando i trasferimenti alla disponibilità economica della
Regione Siciliana; (nel precedente avviso n. 20/2011 si era pervenuto, giusti
Accordi sindacali del 3 giugno 2014 e 5 agosto 2014, all’ammissione del
finanziamento in acconto pari al 50% all’avvio delle attività progettuali, il
40% all’avvio delle attività d’aula, il 10% alla rendicontazione con l’obbligo
degli enti di formazione di dover pagare l’intera quota annua del personale con
il 90% di acconto - D.D.G. n. 6494 del 13 novembre 2014);
-
altri
elementi negativi: il mancato richiamo al DPR 207/2010, nel caso in cui gli
enti di formazione non potranno pagare le retribuzioni ai lavoratori (artt. 4 e
5) e l’avere stabilito come unico parametro di valutazione l’elemento premiale
di soli 4/100 di punteggio agli enti che impiegano il personale incluso
nell’albo degli operatori;
-
gli
scaglioni imposti agli enti favoriscono altri licenziamenti: sarebbe stato più
opportuno stabilire un elemento premiale per fare scegliere il numero maggiore
di unità impiegate dell’albo, anche con incentivi per le assunzioni da questo
elenco ad esaurimento, piuttosto che l’utile a collocarsi al minimo del “range”
(es. range 9-16, gli enti, a parità di finanziamento a 9 ed a 16 unità in
ruolo, preferiscono far lavorare di più le 9 unità, piuttosto che prenderne 16).
Per
concludere, dall’analisi dell’avviso 1/2015 emergono delle criticità sulla
salvaguardia occupazionale dei lavoratori. Ci si chiede come l’amministrazione
regionale intenda muoversi per garantire quella notevole fetta di lavoratori
che rimarrebbero esclusi dall’Avviso n. 1/2015, sia per anzianità di servizio
(10 anni) che per quantità di finanziamento.
Pertanto
il coordinamento regionale Snals Confsal
settore formazione professionale chiede un incontro urgente con l’Amministrazione Regionale per
individuare il metodo che eviti la
fuoriuscita di altro personale dal settore nonché la ricollocazione del
personale già escluso ingiustamente.
TABELLE CON ALCUNI ESEMPI DI PROIEZIONI E RIPARTIZIONI
COSTI DEL PERSONALE
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