sabato 4 luglio 2015

IL GOVERNO SICILIANO BATTE OGNI RECORD


Il Governo Siciliano  batte ogni record.

Un debito pubblico che cresce ogni anno! Questo è quello che emerge  nel Rendiconto generale esposto dalla Corte dei conti un debito che attesta una  crescita  del 3,05 %  rispetto al 2013. Nel  particolari:
- cinque miliardi e mezzo di euro risulterebbero i debiti residui complessivi al 31 dicembre del 2014; sette miliardi e novecento milioni sarebbero  i debiti  accumulabili   entro la fine del 2015.    -Ed ancora: 608 milioni di euro è il costo dei 16.072  dipendenti regionali in quiescenza.
I maggiori costi sono da imputare al personale Regionale, alle società partecipate e alla sanità.
Nel 2014 il Governo ha speso 938 milioni e 529 mila  euro per la retribuzione  di 17.325 lavoratori regionali  (14.950 dipendenti pubblici assunti a tempo indeterminato, 1.737 persone a tempo determinato e 639 esterni). Da evidenziare che di questo personale 1.735 sono dirigenti di fascia superiore: praticamente, circa  otto dipendenti hanno un dirigente! Alla faccia della crisi!!!

Il governo siciliano, inoltre,  spende   272 milioni di euro per  le società pubbliche. “È emerso –spiegano i magistrati contabili – come le società pubbliche regionali stesse siano state utilizzate non già come soluzione efficiente per il migliore proseguimento di scopi pubblici ma piuttosto come strumento elusivo di divieti e vincoli legislativi”.

19 miliardi e 909 milioni di euro sono stati  spesi per la Sanità in Sicilia nel 2014; la quota più sostanziosa è stata  destinata per retribuire le 48.530 persone impegnate nella sanità.

Nell'ambito del settore della formazione professionale,   il Governo  avrebbe dovuto utilizzare circa 2 miliardi di euro,   fondi europei previsti per lo svolgimento delle  attività di politiche attive del lavoro. Invece, in questo settore ciò non è avvenuto: pare che circa 1 miliardo e 200 milioni di euro  non sono stati utilizzati in Sicilia e,  della restante somma, solo 150 milioni di euro  sono stati impegnati per la formazione.
 Tale spreco avrebbe potuto essere destinato una parte ai lavoratori creditori da anni nei confronti degli Enti Gestori e della Regione, che non  controlla e non chiude rendiconti da anni, ed un'altra per finanziare altre attività destinate da un lato ad evitare la dispersione scolastica dei minori e inoccupati, dall'altra a fare acquisire competenze utili per  eventuale inserimento lavorativo dei cittadini siciliani.


Nel Rendiconto generale la Corte dei conti censura  la gestione dei bilanci siciliani. A tale proposito   il procuratore generale  sottolinea come “nonostante i ripetuti rilievi delle sezioni riunite, non è stato predisposto in bilancio alcun fondo di riserva finalizzato a limitare l’impatto degli esborsi futuri per i flussi differenziali”.

“Non è ammissibile – dice il procuratore generale della Corte dei conti  – che gli organi di amministrazione di società di cui la Regione è l’unico socio o socio di maggioranza, ignorino le richieste di informazione da parte della Ragioneria regionale e né ammissibile che la Regione, che spesso sostiene finanziariamente gli enti, tolleri tali omissioni”.


 

Nessun commento:

OCCORRE UNA NUOVA SVOLTA

Ci sono casi di sopraffazione dovuti a interessi economici e politici. Molti di noi sono  privi di incarico, di lavoro e delusi da po...