mercoledì 25 marzo 2015

FIRMA ENGIM RSA SNALS CONFSAL

COMUNICATO SNALS CONFSAL FIRMA ENGIM

 
in riferimento all’esame congiunto svoltosi per la disamina della procedura ex art. 24 della legge 223/91 tra ENGIM SICILIA e le OO. SS., preme a codesta coordinamento regionale settore formazione professionale precisare che la Rsa, nell’acconsentire ai licenziamenti previste nella procedura di cui sopra, con esclusivo riferimento al contesto lavorativo di ENGIM SICILIA,   si è resa interprete delle richieste pervenute in tal senso dai lavoratori che
1. “affamati” dal mancato percepimento delle retribuzioni afferenti i mesi di settembre 2013, ottobre 2013, novembre 2013, dicembre 2013, tredicesima mensilità 2013, febbraio 2014, marzo 2014, aprile 2014, maggio 2014, giugno 2014, luglio 2014, agosto 2014, settembre 2014, ottobre 2014, novembre 2014, dicembre 2014, tredicesima mensilità 2014, gennaio 2015, febbraio 2015;
2. “avviliti” dalla prospettiva di proseguire un lavoro non retribuito, in quanto l’Ente con evidenza non è più in grado di sostenere oneri e costi;
3. “terrorizzati” dalla prospettiva di perdere quanto maturato, poiché l’Ente non ha mai formulato un piano di rientro formale dalla situazione debitoria,specificandolo nel dettaglio, al fine di dare contezza e speranza concreta ai dipendenti;
4. “scoraggiati” dalla mancanza delle commesse storicamente consolidate, a garanzia di un stabile futuro;
5. “sconfortati” da una pesantissima condizione debitoria dell’ENGIM SICILIA, nonché dalla lungaggine burocratica di riscossione dei crediti vantati verso l’Amministrazione Regionale;
6. in alternativa alle dimissioni per giusta causa, già avviate da alcuni dipendenti;
 
hanno manifestato il loro proposito di vagliare un “esodo agevolato”, individuando nelle procedure di mobilità l’unica soluzione possibile di sopravvivenza, grazie all’accesso al sostegno al reddito.
 
E pertanto, alla luce di dette istanze, la Rsa  SNALS CONFSAL si è visto costretto a darne accoglimento. 
Il Coordinamento provvederà ad inoltrare una diffida all'Ente per violazione del CCNL della formazione professionale e chiederà all'Assessorato l'intervento sostitutivo ai sensi del DPR 207/2010. 

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