OSSERVAZIONI SUL RIORDINO DEL
SISTEMA DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE
Egregio Presidente del Governo
Siciliano,
le riferisco in qualità di coordinatore regionale Snals Confsal
del settore della formazione professionale, che non condivido ciò che è stato da Lei dichiarato domenica in merito alla formazione professionale e siamo pronti al confronto per il raggiungimento di
quegli obiettivi che possono dare un vero respiro a questo settore in Sicilia e
a tutti i soggetti coinvolti.
Inoltre, mi corre l’obbligo di fare
delle osservazioni su quanto da Lei dichiarato nei vari mass media.
Innanzitutto, chi è in grado di garantire il servizio?
Come tutti sanno, in Sicilia, a
seguito di processi di riqualificazione e aggiornamento, sono presenti circa 8000
lavoratori professionisti, alcuni ancora in servizio a tempo indeterminato
impegnati nel settore della formazione professionale, ed altri abbandonati e privi di incarico in attesa di un incarico o
di sostegno al reddito. Cittadini Siciliani iscritti all’Albo regionale della
formazione professionale con esperienza
maturata nel settore da più di 20 anni. In questi anni l’obiettivo del servizio
reso ai cittadini siciliani è stato quello di formare corsisti interessati ad
acquisire competenze e qualifiche, di riqualificare dipendenti pubblici e
funzionari della pubblica amministrazione e di svolgere politiche attive del
lavoro attraverso percorsi di orientamento alla ricerca attiva del lavoro. Persone
che si sono impegnate, e continuano ad impegnarsi, con dedizione e
professionalità in tutti gli Enti, e non più presso i CPI e presso i Comuni siciliani
dislocati nelle diverse province della Sicilia.
Tutti hanno lavorato, e continuano a lavorare,
regolarmente e giornalmente, ma non hanno mai percepito, come di diritto, lo stipendio con cadenza mensile.
Allora credo che occorre “attenzionare” questo aspetto che, secondo la nostra
organizzazione, non è marginale ma fondamentale.
Inoltre, chi dovrebbe gestire i bandi della formazione professionale in
Sicilia, è in grado di garantire ed erogare lo stipendio ogni mese?
E’ in grado di applicare in toto
il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro?
In Sicilia è necessaria una struttura snella, cioè capace di
operare in maniera fluida evitando lungaggini burocratiche, e che abbia la capacità economica concreta di
poter pagare prima i lavoratori e poi il
DURC.
La nostra organizzazione
sindacale è pronta ed aperta a tutti i confronti; siamo convinti che il sistema
della formazione professionale in Sicilia debba riadattarsi alle leggi in
vigore ed affidare la gestione del servizio formazione e politiche attive del
lavoro ad una agenzia (pubblica o a partecipazione pubblica), che possa
garantire ai lavoratori la regolarità della retribuzione.
Siamo pronti a discutere con
tutti coloro che hanno la volontà e la concretezza di creare una struttura valida
ed efficace nell’erogazione del servizio.
Abbiamo bisogno di Enti Gestori e
non “passa carte”, agenzie capaci di
gestire il sistema e garantire la
retribuzione a chi lavora ed eroga il servizio di formazione professionale e
politiche attive del lavoro, altrimenti continuiamo a creare un carrozzone
che non sarà per niente utile alla Sicilia ed ai siciliani.
GIUSEPPE
MILAZZO
Coordinatore
regionale settore formazione professionale
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