Riaprire immediatamente un tavolo di trattativa!
Preliminarmente intendiamo scusarci con i lavoratori sul titolone del nostro comunicato sindacale tuttavia non crediamo di esagerare.
In primo luogo perché i lavoratori di Spartacus versano in una condizione economica ormai veramente critica dovuta alla mancata erogazione delle retribuzioni da parte del Ciapi di Priolo, alle quali purtroppo si sommano le retribuzioni non percepite (in media circa 8 mesi) dall’esperienza lavorativa degli sportelli multifunzionali.
Ma non riteniamo di esagerare soprattutto perché la proposta al tavolo di appena qualche giorno fa è stata posta da governo e dal Ciapi di Priolo se non in termini cosi drammatici certo in modo perentorio.
Tutto ciò malgrado lo sforzo di tutte le rappresentanze sindacali presenti, infatti ne il governo ne il Ciapi hanno voluto o potuto arretrare dalle posizioni assunte.
Fatto molto grave soprattutto se si considera che durante il trascorrere dei mesi del progetto Spartacus si doveva e poteva mettere in sicurezza i lavoratori.
Certo in questi mesi è veramente accaduto di tutto: da una parte una sorta di accanimento “terapeutico” nei confronti del Ciapi e del progetto Spartacus ispirato, a nostro parere, dai diversi soggetti che dalla formazione professionale ricavano milioni di euro, dall’altra, il devastante stato confusionale e di perenne litigiosità in cui versa l’assemblea regionale.
Dunque il governo ha certo le sue colpe ma ricordiamoci che non sono le uniche!
Lor signori litigano per il potere e i lavoratori le imprese e le famiglie Siciliane vanno a picco !
Tuttavia continuiamo a credere che l’esperienza del Ciapi di Priolo, malgrado tutte le difficoltà registrate, resta l’unica strada percorribile per superare la disastrata stagione degli “enti” e nella direzione della costituzione di un polo pubblico della formazione professionale e dunque di una più complessiva riforma della formazione professionale.
Soprattutto nell’interesse dei lavoratori!
Fatte le necessarie valutazioni generali occorre però andare nel merito.
Con il consueto linguaggio della chiarezza e, se ci è consentito, anche della verità riteniamo che, sia pur in una cornice di un accordo chiaro e rigoroso con il governo regionale e Ciapi di Priolo, “l’applicazione temporanea” di un contratto co.co.pro non può costituire certo una assoluta sventura.
Soprattutto perché almeno per una volta il tema al tavolo è stato affrontato con il linguaggio della verità e del rigore senza facili e superficiali disponibilità.
Siamo assolutamente consapevoli che non possono solo e sempre i lavoratori a stringere la cinghia ed a fare sacrifici e che la questione di tutti i lavoratori della formazione professionale è sempre più collegata ad una necessaria ed improcrastinabile riforma del settore ma soprattutto ad un piano generale di messa in salvaguardia del lavoro e dei lavoratori Siciliani, approntando immediatamente una seria politica di lotta senza quartiere alle ruberie ed alla corruzione e di tagli dei costi e delle inefficienze, a cominciare dai super stipendi dei burocrati regionali e di quelle di un governo regionale che le statistiche ci consegnano come il più “caro” d’Italia.
Tuttavia sindacato e lavoratori debbono continuare a fare la loro parte consapevoli , da una parte, delle trasformazioni e dei cambiamenti che il mondo del lavoro nelle sue articolazioni giuridiche e contrattuali sta oggettivamente subendo, dall’altra della profonda crisi delle casse pubbliche a cominciare da quelle regionali.
Modernità e cambiamento non possono fare paura ai lavoratori.
In questo quadro non possono certo aiutare le prese di posizione di talune organizzazioni sindacali che irrigidendosi in posizioni “ideologiche” o, peggio ancora, di pregiudizio politico hanno fatto saltare il tavolo e di fatto impedito una concreta declinazione di una proposta da parte del Ciapi di Priolo e del governo regionale.
Posizioni rigide pregiudiziali che peraltro mal si conciliano anzi stridono in evidenti contraddizioni con la sottoscrizione di accordi in taluni enti ben peggiorativi di contratti cocopro di natura temporanea e per di più inseriti in una cornice di accordi chiari e sottoposti a verifica costante.
Per intenderci la rottura del tavolo ha impedito di conoscere in che modo ed entro che tempo potrebbero essere chiamati i lavoratori ex spartacus ad effettuare una prestazione cocopro.
Quanto infine durerebbero questi cocopro.
Se l’attivazione di tali contratti può determinare negli ambiti delle procedure e delle norme una clausola di salvaguardia, una corsia preferenziale nel nuovo bando che il Ciapi si appresterebbe a costruire per la stipula dei contratti a tempo determinato.
Questioni e domande importanti che impongono nell’interesse dei lavoratori l’immediata riapertura del tavolo !
Infine lo Snals Confsal saluta positivamente la proposta avanzata di sottoporre a referendum dei lavoratori la sottoscrizione di un possibile accordo nella materia, auspica che tale iniziativa non rimanga unica ma diventino metodo ed abitudini democratiche .
Ma bisogna fare presto!
I lavoratori e le loro famiglie non possono più aspettare.
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