martedì 13 agosto 2013

Ancora un lutto nella Formazione

Ancora un lutto nella Formazione … Il nome?  non ha importanza, perché? ... di nomi ne aveva tanti, il mio, il tuo e quello degli 8000 lavoratori precari della Formazione Professionale …
Aveva 8000 volti.... i nostri.
Diranno che era esaurito…depresso… che altre sono le cause che hanno determinato quel gesto inconsulto.  Ma nel nostro cuore sappiamo che solo la disperazione e una immensa solitudine, alimentata giorno dopo giorno dalla precarietà sono state le cause scatenanti di un simile gesto.
Per ognuno di noi l’avere costruito un proprio futuro e l’aver creduto che le basi della propria sussistenza fossero solide e poi a poco a poco il rendersi conto dell’incompetenza, a volte della furbizia e anche del malaffare di chi ci governa da una parte e dell’inutilità delle nostre lotte politiche dall’altra, possono toglierti tutto quello che hai costruito e il continuare a vivere può diventare un fardello troppo grande da portare.
I politici nascondono la loro incapacità e spesso la loro malafede ignorando o facendo finta di ignorare che un mondo è stato distrutto e, per conservare le loro poltrone, continuano imperterriti su una direzione che porta ad un mondo parallelo immaginandolo secondo un proprio schema a loro congeniale.
I mass-media asserviti per la maggior parte a questo sistema, si ingrassano tuffandosi in questo fango di privilegi, pagando il fio con il proprio silenzio.
Ci si appresta dunque a togliere il disturbo “in silenzio” e come scriveva Pasolini:
Pietà, pietà!
Pareva eterno
il mio destino:
di parlare,
di cantare,
di godere,
di peccare…
Ma sì, ma sì!
Per me è finita,
State tranquilli…
Entro nell’ombra,
Vi lascio il mondo…
l’ultimo grido di speranza in questo silenzio assordante grida giustizia!
Non si può restare spettatori in questi giorni di mattanza!
Non si può assistere inermi di fronte a un potere che non è legittimo perché non viene utilizzato per il bene dei popoli, ma solo per il bene di chi lo detiene!
Bisogna riappropriarsi di ciò che ci hanno tolto: La nostra libertà, il nostro spazio vitale, la nostra dignità di lavorare e che ci consente di essere uomini, l’orgoglio di essere padre e marito, il diritto di essere  protagonista nella gestione della cosa pubblica! Tutte cose sancite nella nostra Costituzione!
Chi sono questi Millantatori che parlano di BENE COMUNE?
Chi ha dato loro il potere di DECIDERE DELLA NOSTRA VITA?
I loro complici sono il nostro SILENZIO …
La loro forza si regge sulla nostra VIGLIACCHERIA …
Il loro coraggio sulla nostra RASSEGNAZIONE …

L’uomo ha bisogno di ritrovare quei valori che lo hanno nobilitato al rango più alto della specie terrestre e deve ritrovare quella solidarietà che lo ha reso forte perché senza questi valori diventa inutile la sua ESISTENZA. 

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