lunedì 8 aprile 2013

AUDIZIONE II COMMISSIONE CONGIUNTA CON V COMMISSIONE 1. Audizione dei rappresentanti delle associazioni degli enti di formazione professionale Forma Sicilia, Assofor, Asef, Cenfop, Confap, Aref e Cefop, dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali CGIL FLC, CISL Scuola, UIL Scuola, UGL e SNALS Confsal nonché altri rappresentanti


           (La seduta, sospesa alle ore 17.15, è ripresa alle ore
                        17.30 presso la Sala gialla.
          I rappresentanti degli enti di formazione professionale,
           delle organizzazioni sindacali e di Ultralabor entrano
                                 nella Sala)

                  (Assume la Presidenza il presidente DINA)

        Il  PRESIDENTE  invita gli intervenuti  a  rappresentare  le
        principali  problematiche che attraversa  il  settore  della
        formazione professionale e dei servizi per l'impiego.

        L'on.   MAGGIO  auspica  che  dalle  recenti  vicende  della
        formazione  si tragga impulso per operare una  vera  riforma
        del  sistema. Evidenzia le criticità relative all'avviso  20
        ed   auspica  che  vengano  posti  in  essere  i   necessari
        correttivi per la salvaguardia dei lavoratori.

        Il   sen.   FALANGA,  commissario  liquidatore  del   CEFOP,
        ripercorre  le  vicende che hanno portato alla  mobilità  di
        circa  350  persone al fine di assicurare  la  sopravvivenza
        dell'ente  e  rappresenta  che un ulteriore  definanziamento
        comprometterebbe  l'attuazione  del  piano   industriale   e
        obbligherebbe  la gestione commissariale a portare  i  libri
        contabili in tribunale.

        Il   dott.  MIRODDI,  in rappresentanza  delle  associazioni
        degli  enti di formazione, don LUCENTE, Presidente di Confap
        Sicilia,  il sig. RAIMONDI, segretario regionale  della  UIL
        Scuola,  il sig. MILAZZO, coordinatore regionale del settore
        della formazione professionale dello SNALS Confsal, il  sig.
        LO  CICERO,  responsabile regionale della  CGIL  scuola,  il
        rappresentante   dell'ASEF,  il   rappresentante   sindacale
        dell'UGL rappresentano alle commissioni riunite lo stato  di
        crisi   del   settore,  depositando  agli   atti   relazioni
        dettagliate  che  provvedono ad illustrare.  In  particolare
        vengono  sottolineate le criticità del sistema  formativo  e
        le  lentezze  burocratiche nell'esame della rendicontazione,
        aggravate  dai  recenti  turn over  del  personale  e  viene
        rappresentato  il  pesante  indebitamento  degli   enti   di
        formazione nonché il drammatico ritardo nel pagamento  delle
        retribuzioni.   Viene,   altresì,  manifestato,   con   viva
        preoccupazione,  il  quadro  di  incertezza  per  il  futuro
        determinato  dell'imminente scadenza  degli  avvisi  1  e  2
        relativi  ai  servizi formativi e dal definanziamento  della
        seconda  e  della terza annualità dell'avviso 20,  a  valere
        sui fondi del FSE, annunciata dal Governo regionale.

           (Entra nella sala riunioni il Presidente della Regione)

        Il  Presidente CROCETTA dichiara di ritenere utile l'odierno
        incontro   al  fine   chiarire  la  posizione  del   Governo
        affermando   la  pretestuosità  delle  questioni  sollevate.
        Aggiunge  che  l'esecutivo non ha mai  annunciato  di  voler
        procedere  a  licenziamenti  del  personale.  Manifesta   la
        volontà  di  procedere ad una radicale riforma  del  settore
        che  garantisca i lavoratori e gli allievi, annunciando,  in
        sintesi:
        a)  un'anagrafica  dei lavoratori, sia a  tempo  determinato
        che   indeterminato,  della  formazione,   denunciando,   al
        riguardo,  le  assunzioni  clientelari  operate  negli  anni
        passati  e  la mancanza di collaborazione di numerosi  enti.
        Aggiunge  di  ritenere che i lavoratori dipendenti  a  tempo
        indeterminato  degli enti di formazione  siano  non  più  di
        5.000  e  dichiara che vanno espunti dal sistema coloro  che
        prestano   la   loro   collaborazione   con   carattere   di
        occasionalità  e  a  margine  di  altri  impieghi.  Afferma,
        pertanto,  che  la  tutela occupazionale riguarderà  i  soli
        formatori in via esclusiva;
        b)  un  nuovo sistema di reclutamento dei formatori mediante
        procedure  di  evidenza pubblica e la  parametrazione  delle
        loro   retribuzioni  a  quella  dei  docenti  della   scuola
        pubblica;
        c)  una revisione dei corsi professionalizzanti, al fine  di
        rendere  gli stessi effettivamente rispondenti alle esigenze
        del mondo del lavoro mediante attestati spendibili;
        d)  una  revisione dei criteri di accreditamento, prevedendo
        una  rendicontazione  stringente, per garantire  la  serietà
        dell'offerta  formativa e tutelare gli  enti  effettivamente
        capaci di fare formazione;
        e)  un'anagrafica scolastica che eviti il fenomeno di alunni
        dichiarati più volte o inseriti nei corsi fittiziamente.
        Ritiene  una  pesante  anomalia il  fatto  che  nel  settore
        operino  circa 2.220 enti, spesso collegati tra loro  in  un
        sistema di scatole cinesi, a volte operanti come sezioni  di
        partito  e  privi dei requisiti idonei, sia  in  termini  di
        locali  che  di formatori, per una seria offerta  formativa.
        Afferma  la  necessità di fare chiarezza sul fenomeno  delle
        alienazioni  degli enti ad altri enti di  formazione  e  sui
        passaggi di ore e di finanziamenti, ricordando che la  legge
        prevede  che  gli enti debbano essere senza fine  di  lucro.
        Lamenta   la  mancata  finalizzazione  al  pagamento   degli
        stipendi  dei  soldi  erogati  dalla  Regione,  prospettando
        l'introduzione  di correttivi. Ritiene necessario  garantire
        l'immediatezza della rendicontazione.
        In  ordine all'Avviso 20, evidenzia che lo stesso è privo di
        copertura  finanziaria per il 2013 e per il 2014 e  che  non
        è,   pertanto,   possibile   una   sua   prosecuzione,   che
        provocherebbe   un   grave  buco  di  bilancio.   Riferisce,
        pertanto,  la  volontà  del Governo  di  avvalersi,  per  la
        formazione  professionale, di parte  dei  fondi  (circa  450
        milioni  di euro) previsti dal Piano giovani, il  cui  scopo
        principale  è quello di favorire l'inserimento lavorativo  e
        l'apprendistato dei giovani, adattando l'attuale  sistema  e
        le  regole  di accreditamento alle nuove finalità. Ribadisce
        l'obiettivo  del  Governo  di  tutelare  i  lavoratori   del
        settore,  facendo  transitare  il  personale  dell'ente  che
        perde  l'accreditamento transiterà presso altri enti. Rileva
        una  forte resistenza al cambiamento degli operatori  ed  un
        tentativo   di   strumentalizzazione  della   protesta   dei
        lavoratori  per  difendere  rendite  consolidate.  Annuncia,
        infine,  che  il  Governo  intende presentare  a  breve  una
        proposta  organica  di  riforma del sistema,  nell'interesse
        dei lavoratori e degli allievi.

        L'on.  PANARELLO ricorda che molte delle cose  rappresentate
        dal   Presidente   della  Regione  sono  evidenziate   nella
        relazione  della Commissione d'inchiesta da  lui  presieduta
        nella  scorsa legislatura. Manifesta, tuttavia,  perplessità
        sul  fatto  che  i lavoratori del settore ammontino  a  sole
        5.000 unità, ritenendo tale dato sottostimato rispetto  alle
        risultanze  prodotte  dagli uffici. Dichiara  di  concordare
        sulla  necessità di procedere ad una revisione della mission
        della   formazione  professionale  e  afferma   che,   senza
        l'utilizzo  dei  fondi  del FSE,  gli  esuberi  del  settore
        sarebbero stati probabilmente maggiori.

        L'on.  LO  SCIUTO manifesta preoccupazione per la sorte  dei
        lavoratori  del  settore e chiede il  rifinanziamento  della
        legge regionale 6 marzo 1976, n. 24.

        Intervengono  il  dott.  LUCIANI, Presidente  dell'AREF,  il
        dott.  TESORIERE della CISL, padre SANSONE  del  Confap,  il
        dr.   PICONE   dell'associazione  Ultralabor,   che   chiede
        garanzie  in  ordine  ai  lavoratori  attualmente  impiegati
        presso gli sportelli multifunzionali.

        L'assessore  BONAFEDE annuncia l'intenzione del  Governo  di
        avviare   un  percorso  di  riqualificazione  del  personale
        addetto agli sportelli multifunzionali.

        L'assessore  SCILABRA  comunica che  intende  riconvocare  a
        breve   il   tavolo   per   la  riforma   della   formazione
        professionale, al fine di verificare i fabbisogni  formativi
        della  Regione e, una volta chiuso l'Avviso 20, di  attivare
        i   processi  di  riqualificazione  del  personale,   previo
        confronto   con   le  organizzazioni  sindacali.   Dichiara,
        altresì, che intende di voler istituire un apposito  ufficio
        per  l'esame delle rendicontazioni pregresse. In  ordine  ai
        tempi  per  la predisposizione del nuovo bando, afferma  che
        saranno  quelli  tecnici necessari, non potendosi  in  pochi
        mesi risolvere problematiche annose.

        La  dott.ssa  CORSELLO, dirigente generale del  dipartimento
        del  lavoro  e, ad interim, del dipartimento dell'istruzione
        e  della formazione professionale, dichiara, in ordine  alla
        problematica degli sportelli multifunzionali, che,  premesso
        che  le regole del FSE sono ferree e che gli avvisi  1  e  2
        sono  in  scadenza e non sono prorogabili  per  mancanza  di
        risorse  finanziarie, si rende necessario procedere  ad  una
        riqualificazione  di  questi  organismi,  nell'ottica  della
        creazione   di   un'agenzia  per  il  lavoro  privato,   che
        contribuisca  alle  politiche attive del lavoro.  Riferisce,
        al   riguardo,   che   sta  predisponendo   un   bando   per
        l'accreditamento.

        Il   PRESIDENTE,  alla  luce  di  quanto  emerso  nel  corso
        dell'audizione  e  dei  chiarimenti  forniti  dal   Governo,
        propone  che ciascuna Commissione nomini tre componenti  che
        partecipino, in rappresentanza delle stesse, ai  lavori  del
        tavolo  tecnico sulla riforma della formazione professionale
        e   dei  servizi  per  l'impiego,  istituito  dall'Assessore
        Scilabra.

        Non sorgendo osservazioni, così resta stabilito.

        Il   PRESIDENTE,  non  avendo  altri  chiesto  di   parlare,
        dichiara chiusa la seduta.

        La seduta è tolta alle ore 20.35.

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