È altissima la tensione nel settore della
formazione professionale in Sicilia, che coinvolge circa 8.000 lavoratori che da più di
un anno non percepiscono lo stipendio perché, nonostante le attività del
2011 si sono concluse, ad oggi i dipendenti degli Enti Gestori non hanno ricevuto le dovute spettanze.
È necessario intervenire sul piano amministrativo per
evitare che ulteriori ritardi accrescano una situazione di già pesante disagio.
Si rischia, di non far partire l’attività
formativa per il 2012 (penalizzando i cittadini Siciliani che attendono dal mese
di Novembre 2011 di essere avviati ai corsi) e, di mandare in cassa integrazione
migliaia di lavoratori.
Inoltre, per l’attività 2012 nonostante
le risorse comunitarie del Fondo sociale europeo siano già disponibili,
la spesa non può essere attivata se la Regione non partecipa con la propria
quota regionale di 30 milioni di euro
per il cofinanziamento per il settore della formazione.
Somme
necessari per il via alle attività corsuali per il 2012, e per
sbloccare i 280 milioni di risorse,
previsti a gravare sul Fse.
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