lunedì 27 febbraio 2012

CEFOP LAVORATORI ABBANDONATI DI FATTO


si è tenuta ieri domenica 27/2/2012 un incontro fra le ooss ed i commissari straordinari del Cefop.
L’incontro si è concluso con la sottoscrizione di un verbale d’intesa sottoscritto da Cgil Cisl Uil e Ugl .
Nei fatti si è deciso di licenziare circa duecento lavoratori.
I sottoscrittori infatti non hanno voluto in nessun modo considerare e valutare seriamente, malgrado le risorse stanziate lo consentissero, l’ipotesi di riavviare tutti i lavoratori del Cefop al piano formativo 2011 o in subordine di sottoscrivere un contratto di solidarietà tradendo in questo modo gli intenti posti in essere nell’incontro del 28/1/2012 e determinando cosi il “ licenziamento di fatto” dei lavoratori che non parteciperanno al piano formativo.
Solo cosi si può definire una condizione in cui i lavoratori che se pur formalmente si trovano in cassa integrazione in deroga di fatto non percepiranno chissà per quanto tempo alcun sostegno al reddito.
Al di là infatti delle rassicurazioni rituali emerge un quadro dove la cassa integrazione in deroga resta imbrigliata dalle pastoie burocratiche note e da una difficoltà di reperimento delle risorse determinate dalle scarse risorse finanziarie dello stato.
L’uso  sconsiderato, pervasivo e clientelare  che si è fatto dello strumento nella formazione professionale Siciliana  con la oggettiva responsabilità di talune organizzazioni sindacali ha aggravato tali difficoltà finanziarie.
Altrettanto problematico è apparso l’utilizzo della cassa integrazione straordinaria dovute sia dagli incerti scenari che la trattativa governo-parti sociali potrebbe determinare sia per le perplessità sollevate dagli uffici del ministero del lavoro in relazione all’utilizzo di questo ammortizzatore sociale nell’ambito della formazione Professionale.
 Nella migliore delle ipotesi tempi lunghi.
Quindi per centinaia di lavoratori del Cefop si prospettano ancora tempi durissimi senza nessun concreto sostegno al reddito.
“Licenziati di fatto” dunque senza cioè le protezioni sociali e i diritti che garantiscono i lavoratori che subiscono processi di espulsione dal mondo del lavoro ma  condannati ad una condizione di oblio a cui li ha relegati lo stesso  sistema di potere che ha determinato lo sfascio nel passato della formazione professionale Siciliana e nello specifico del Cefop.
Declamatoria ed oltre il ridicolo appare infine il riferimento ad una fantomatica rotazione della cassa integrazione poiché i tempi ridotti del piano formativo,soltanto pochi mesi, e l’applicazione circoscritta ad alcune figure contrattuali ne vanificano il concreto significato.
Inusuale ed improprio appare il ruolo che ha svolto il sindacato firmatario della intesa invadendo un campo che invece, doveva essere ricondotto alla applicazione letterale della legge ed alla responsabilità dei commissari straordinari
Si è cosi raggiunti il massimo dei risultati negativi avviando un piano formativo che inciderà per dodici milioni di euro sulle casse regionali che non solo non formerà alcuno ma  non realizzerà neanche l’obiettivo di garantire i posti di lavoro.
Lo spreco per il cittadino contribuente e la beffa per i lavoratori !
Questi sono soltanto i primi risultati di quella follia chiamata insolvenza ai sensi della legge Prodi bis che formalmente hanno voluto taluni colleghi ma che nella sostanza è da ricondurre alla volontà dei palazzi del potere.
E venuto ormai il tempo di denunciare fatti e circostanze ed interessi che ruotano intorno a questa vicenda e certamente non ci sottrarremo a tale impegno.
Risulta chiaro che il riavvio del piano formativo risponde in realtà ad altre logiche finalizzate, da una parte, a salvaguardare un contenitore denominato Cefop che vale decine di milioni di euro l’anno di risorse pubbliche, dall’altra, a   convincere il  Ministero delle attività produttive intorno alla possibilità del  rilancio dell”azienda” CeFop.
Anche la determinazione di un esubero strutturale,  che in questa fase tenuto conto delle risorse erogate e dei tempi di svolgimento del piano formativo è solo virtuale, è funzionale a convincere i piani alti del ministero.
Si sa di questi tempi i tagli dei costi soprattutto poi quelli del personale vanno di moda.
I lavoratori per costoro sono solo una variabile indipendente.
La scrivente organizzazione sindacale pur continuando a manifestare apprezzamento intorno all’operato dei commissari straordinari che hanno comunque inaugurato una stagione di confronto leale con le organizzazioni sindacali, peraltro inedito rispetto alla precedente gestione, ritiene necessario che tale confronto si mantenga nei perimetri di una corretta dialettica fra le parti e  non si trasformi invece in una sorta di impropria cogestione dove inevitabilmente si confonderebbero ruoli e compiti.
Invitiamo i lavoratori che ritenessero di verificare incongruenze nelle graduatorie ai sensi delle norme vigenti di segnalarle ed ovviamente offriamo ascolto,attenzione e tutela.
Nei prossimi giorni lo Snals Confsal predisporrà iniziative di lotta al fine di rivendicare e di informare per denunciare il grave stato di difficoltà in cui gravano i lavoratori del Cefop e della formazione professionale.    

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