Continua il il presidio in via Ausonia e in Piazza Indipendenza.
Tale presidio è stato autorizzato dalle ore 16.00 alle 20.00 di Lunedi 14 marzo, mentre nei giorni 15, 16, e 17 marzo dalle ore 8.00 alle ore 20.00.
SNALS CONFSAL , CISL Scuola – Uil Scuola congiuntamente ai lavoratori restano uniti nella prosecuzione della lotta fino alla risoluzione dei problemi che attanagliano il settore della formazione professionale.
Riteniamo fondamentale e prioritaria la garanzia di TUTTI i lavoratori che operano nelle tre filiere (interventi, servizi e obbligo formativo tramite l’istituzione dell’Albo unico ad esaurimento degli operatori della formazione professionale, assunti a tempo indeterminato, entro il 31/12/2008).
Tale garanzia è realizzabile attraverso la piena attuazione del combinato disposto degli artt. 2 della L.R. 25/93 e 39 della L.R. 23/02, con l’istituzione di un capitolo di spesa dedicato al personale.
Rafforziamo, quanto sopra, che è necessaria la salvaguardia occupazionale e il diritto dei lavoratori di percepire la retribuzione con cadenza mensile a fronte della prestazione lavorativa offerta con l’istituzione di un ruolo ad esaurimento e un capitolo di spesa dedicato. Il personale a tempo indeterminato della L.R. 24/1976, lo ribadiamo, dovrà essere garantito con l’immissione in un ruolo unico ad esaurimento, contenitore da cui gli stessi Enti di formazione potrebbero attingere prioritariamente e temporaneamente in presenza di titoli e professionalità compatibili con l’intervento progettato. Il rimanente personale dovrebbe essere utilizzato laddove si presentano carenze di organico e sempre nel rispetto di titoli e professionalità.
Tale contenitore potrebbe essere attivato attraverso la realizzazione di una “Agenzia Unica del Personale”, da affidare al CIAPI di Priolo e/o Palermo, ad Italia Lavoro Sicilia o ad altro organismo a prevalente partecipazione pubblica per la gestione del personale.
Tale idea, già proposta all'ARS da qualche deputato, potrebbe determinare una soluzione definitiva alle vertenze dei lavoratori.
Noi riteniamo che da troppo tempo gli operatori sono costretti a subire politiche e gestioni da parte degli Enti, che ledono i diritti acquisiti nel corso di anni di lavoro, infatti, al personale in servizio spesso non è dato sapere come si è strutturato l’Ente.
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