mercoledì 24 febbraio 2010

Conferenza stampa di CGIL CISL UIL e SNALS CONFSAL


CGIL, CISL, UIL, CONFSAL FLC CGIL CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL

Le segreterie regionali confederali e di categoria hanno partecipato alla riunione degli esecutivi unitari della formazione professionale tenutasi l’11 febbraio 2010 a Palermo.
A seguito della discussione hanno determinato di mantenere lo stato d’agitazione già proclamato e di procedere a forme di mobilitazione.
Le OO SS rilevano che il piano formativo per il 2010 è stato approvato dalla CRI all’unanimità, anche con il voto determinante dei componenti di parte sindacale, per assicurare alla collettività il diritto alla formazione, pur se permangono alcune perplessità che i componenti della CRI hanno espresso e verbalizzato.
Rilevano la urgente necessità di riprendere il percorso di riordino amministrativo iniziato con la sottoscrizione delle linee guida il 29 settembre dello scorso anno, sulla spinta della straordinaria mobilitazione dei lavoratori del settore, oggi resa ancora più urgente dalla stessa riorganizzazione del governo e dell’Amministrazione regionale.
Ritengono che il Governo abbia sinora trascurato colpevolmente tale urgenza: chiedono che dimostri la volontà riformatrice più volte annunziata, e per parte loro affermano che non consentiranno di fare passare per spinte conservatrici le giuste attenzioni prestate alla tutela del lavoro ed alla qualità del servizio.
Infatti non è sufficiente l’ingresso di nuovi soggetti gestori ad innovare il sistema, soprattutto quando i cosiddetti nuovi soggetti ripropongono vecchi e nuovi vizi.
Le OO SS sono pronte a misurarsi per un vero percorso riformatore, che riqualifichi la spesa e renda più efficienti ed efficaci i servizi resi e misurabili gli impatti sulla società siciliana.
La riqualificazione del sistema deve passare attraverso:
 una puntuale e snella rilevazione dei fabbisogni a partire dalle realtà territoriali e coinvolgendo tutti gli attori del sistema economico e produttivo, buona prassi prevista dalla Lr. 24/76 da troppo tempo trascurata;
 una drastica riduzione dei soggetti attuatori attraverso una rigorosa implementazione dei controlli e della modifica, in senso restrittivo, dei criteri per l’accreditamento. Infatti, l’introduzione di nuovi soggetti e la crescita indiscriminata di nuovi enti e di nuove strutture formative ha contribuito a creare un clima confuso dove è stato impossibile esercitare un vero controllo sulla qualità degli interventi attuati;
 il contenimento della spesa pubblica attraverso una attenta politica di bilancio oggi si impone per ragioni economiche quanto morali, di fronte alla crisi che ha colpito tutti i settori produttivi e della occupazione, sia nel privato che in importanti settori pubblici come la sanità e l’istruzione;
 la crescita esponenziale della spesa nella formazione professionale, in tutte le tre filiere nelle quali è articolata - formazione ordinaria, formazione in obbligo formativo e sportelli multifunzionali - è collegata all’aumento degli operatori, alle politiche dissennate del personale di taluni enti ma anche ad inutili duplicazioni di servizi e sprechi.
Le OO SS rivendicano l’immediato avvio del confronto con il Governo per procedere decisamente verso il riordino del sistema, alla identificazione dei fabbisogni formativi e delle funzioni che il sistema può assolvere per le politiche attive del lavoro;
chiedono la urgente definizione delle pendenze arretrate, ancorché sia stata avviata la soluzione per alcune di esse dal Dipartimento Istruzione e formazione;
chiedono che il personale eventualmente in esubero venga avviato a iniziative di aggiornamento e di riqualificazione in un quadro che veda la formazione continua come uno strumento per mantenere attuali le competenze;
a quella parte di personale non riqualificabile deve essere possibile attivare tutte le modalità per la riallocazione produttiva anche in altri settori, vanno previste forme di incentivazione dell’esodo e, per quello più prossimo alla pensione forme di accompagnamento.
A questo scopo, le OOSS sono pronte senza alcun pregiudizio, a dare il loro contributo, confrontandosi sull’utilizzo di tutte le forme già previste dalle norme vigenti, ed alla identificazione di nuovi strumenti.
Le OO SS in attesa di un celere riscontro da parte del Governo indiranno forme di sensibilizzazione dei lavoratori e di mobilitazione che non escludono anche lo sciopero regionale, secondo un calendario che sarà definito nel breve termine.


Palermo, 24 febbraio 2010

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