lunedì 5 gennaio 2009

LA RIFORMA DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE


Entro la fine di gennaio l'assessorato regionale al Lavoro intende riformare il sistema della formazione professionale in Sicilia. Il disegno di legge sul quale gli uffici dell'assessorato stanno lavorando, contiene norme che in parte rivoluzionano il meccanismo di gestione dei corsi di formazione. Il progetto di riforma prevede di mettere ordine nel settore facendo confluire fondi comunitari, regionali e statali.

L’idea è quella di dare precedenza alla domanda piuttosto che all'offerta di corsi, che (a dire dall’Assessorato) non tengano conto della realtà del mondo del lavoro".
La bozza di riforma è già all’analisi di un equipe di studiosi e docenti universitari che stanno valutando la compatibilità delle norme con i vincoli dell'Unione europea.
Entro gennaio l'assessorato dovrebbe avere il rapporto degli esperti, quindi si procederà all'avvio della fase di consultazione con i sindacati dei lavoratori e le associazioni datoriali.
Il tavolo di lavoro servirà a esaminare eventuali modifiche alla bozza.
Contemporaneamente l'assessore e la sua squadra di tecnici si confronteranno con gli enti professionali, i soggetti direttamente coinvolti, assieme ai lavoratori, nella riforma.
La concertazione avrà una durata massima di trenta giorni.
Tra gli aspetti più importanti del nuovo testo c'é la previsione di creare un sistema che funzioni sotto una unica regia in modo da utilizzare al meglio e a pieno i fondi messi a disposizioni dalle varie fonti di finanziamenti, tra cui la legge 24/76, il Fondo sociale europeo, l'apprendistato.
Non sarà più l'ente a stabilire quali devono essere i corsi da attivare, limitandosi poi a comunicarli alla Regione per ricevere i finanziamenti: sarà l'assessorato al Lavoro, dopo aver acquisito i fabbisogni formativi dalle associazioni datoriali e dalle organizzazioni professionali, a predisporre il catalogo con la contestuale suddivisione dei progetti a livello territoriale.
Dopo aver esaminato la tipologia di richieste di corsi provenienti dai territori, l'assessorato al Lavoro pubblicherà il catalogo on line.
L'assessorato, tramite il portale internet, raccoglierà le iscrizioni degli utenti ai singoli corsi e dopo un periodo prestabilito attiverà soltanto i corsi che avranno ottenuto il gradimento degli utenti (tramite l’scrizione on line) considerando soltanto il rapporto dei fabbisogni espressi dall’utente ed escludendo le vere richieste delle aziende che potrebbero assumere personale come hanno fatto ad oggi “in nero”.
Infatti sembra che tale sistema misura soltanto il gradimento dell’utente e non del reale fabbisogno delle aziende che garantisca al utente formato una “vera assunzione”.
Tale riforma prevede che gli Enti presenti nel portale che avranno pochi iscritti non saranno finanziati.
L'assessorato dunque informerà e coinvolgerà nel piano formativo gli enti che avranno le caratteristiche idonee a garantire lo svolgimento dei corsi. "In questo modo - sostengono dall'assessorato - ci sarà una selezione naturale degli Enti.”

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