venerdì 29 aprile 2016

NESSUNA NOTIZIA SUGLI ELENCHI DEI DIPENDENTI DELL’ANFE REGIONALE CON CONTRATTI DI SOLIDARIETA’

 

Oltre al danno la beffa per i lavoratori dell’Anfe regionale, che per due anni, nel vano tentativo di salvaguardare il posto di lavoro, ha attivato i contratti di solidarietà. 

Il  Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali  ha inviato, nello scorso mese di febbraio, una lettera per comunicare che “da un primo esame della documentazione emerge che al contratto di solidarietà in parola non risulta allegato l’elenco nominativo dei lavoratori coinvolti che, deve essere sottoscritto dai rappresentanti delle OO.SS. e dell’impresa”. 

I lavoratori non solo avanzano ancora 24 mensilità di retribuzione, relative al loro regolare lavoro già svolto, per di più, nonostante l’attivazione da parte dell’ANFE dei contratti di solidarietà, non hanno ancora ricevuto le spettanze integrative che avrebbe dovuto erogare il Ministero che, a quanto risulta, non è in possesso della documentazione richiesta per elargire le somme dovute. 

Inoltre il coordinamento regionale Snals confsal, settore formazione professionale,  constatato che i lavoratori dell’Anfe Regionale sono oramai arrivati all’inizio di maggio senza aver avuto ancora alcuna notizia ufficiale circa l’effettivo riconoscimento dell’integrazione salariale, ed avendo l’Anfe prolungato unilateralmente il periodo di sospensione al 30 giugno 2016, ha scritto all’Ente per conoscere informazioni precise riguardo all'accesso al beneficio di cui all’art. 30 del D.Lgs. n. 148/2015 - Fondo d’Integrazione Salariale (ex Fondo di Solidarietà residuale) presso il Ministero del Lavoro, secondo le deliberazioni di cui al verbale sindacale aziendale del 30/12/2015. I lavoratori, infatti, sono sospesi, a stipendio zero e senza contributi dall’ottobre del 2015. 

Più volte l’Ente ha comunicato l’accesso ad un fantomatico Fondo d’Integrazione Salariale (ex Fondo di Solidarietà residuale) ma a tutt’oggi i dipendenti non hanno ricevuto nulla. Ecco perché lo Snal Confsal  ha chiesto alla presidenza dell’Anfe Regionale, copie controfirmate da parte del legale rappresentante dell’Anfe, Paolo Genco, dei  documenti relativi  alla prima sospensione subita dai lavoratori a partire dall’autunno del 2015. 

Tra le richieste dello Snals Confsal, inviate a Genco, c’è quella di conoscere quale e se sia stato previsto un piano industriale dall’Anfe per il periodo a partire dal 30 Giugno 2016 sino al successivo avvio dei corsi.

Intanto i dipendenti continuano a “sopravvivere” senza stipendio provando a far fronte a situazioni economiche sempre più disperate nell’indifferenza degli Enti e della politica che, ancora oggi, non ha voluto  trovare una soluzione che salvaguardi i lavoratori, che in molti casi, sono nella formazione da oltre 25 anni. 

 


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