Di nuovo in piazza a manifestare i lavoratori del settore della Formazione. Domani mattina infatti riparte la mobilitazione di tutti gli operatori della Formazione Professionale in Sicilia che a partire dalle ore 10 faranno sentire la loro presenza e soprattutto la loro rabbia davanti la Presidenza della Regione. Una partecipazione in massa è annunciata dalle sigle sindacali Snals, Cobas e Cisl scuola.
Sono troppi ormai, infatti, i mesi di attesa per delle promesse mai mantenute.
Promesse su promesse si accumulano nel tempo così come gli impegni presi dal governo siciliano e come anche gli stipendi dei lavoratori che si sentono quindi presi in giro dal governo regionale guidato da Rosario Crocetta.
“Non è più possibile ascoltare proclami e registrare impegni disattendendoli puntualmente e facendo macelleria sociale. Gli oltre 8.000 lavoratori del sistema sono ridotti alla fame e senza prospettive di lavoro immediate e future”, dichiara il Coordinatore Regionale Snals - Sindacato Nazionale Autonomi Lavoratori Scuola – aderente alla Confsal, Giuseppe Milazzo.
Una situazione insostenibile quella dei lavoratori della Formazione che si trovano ad affrontare una difficilissima situazione economico sociale e non hanno nessuna certezza per il futuro. Eppure più volte, e l'ultima appena la settimana scorsa durante la grande e partecipata manifestazione regionale che si è fatta notare per le strade di Palermo, il governo di Rosario Crocetta ha ribadito le promesse fatte: la ripresa delle attività e dei servizi con la relativa ricollocazione dei lavoratori; lo sblocco reale dei pagamenti delle spettanze arretrate e correnti; le risorse e gli strumenti di garanzia del reddito e del lavoro per i lavoratori in attesa ricollocazione per tutti i lavoratori licenziati e sospesi che continuano a rimanere in attesa di risposte per il loro reimpiego.
“Continuiamo a non avere riscontri concreti per il superamento delle tante problematiche dei lavoratori di tutte le filiere della Formazione Professionale in Sicilia. Una storia paradossale soprattutto se si pensa alla bandiera della legalità e della giustizia issata da Crocetta a vessillo della sua amministrazione. Dove sono i riscontri concreti alle tante belle parole?”, si chiede Milazzo.
“Stavolta le chiacchiere, i rinvii e le promesse sono ancora più grandi e mentre non ci sono risultati concreti né passi in avanti”, aggiunge.
“Valuteremo nel merito la concretezza e la credibilità delle proposte del Governo a cui potremo contribuire, come sempre abbiamo cercato di fare, ma vogliamo soluzioni vere.
Desirée Miranda
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