In data 05/09/2014, presso i locali di Via Adua n. 2/C, presenti,
giusta convocazione dei Coordinatori Provinciali, Coordinamento Regionale e Provinciale e
delle RSA SNALS CONFSAL, notificata tramite mail in data 01/09/2014, sono
presenti i convocati ed alcuni lavoratori (anche di altre sigle sindacali).
I convenuti
ed il Coordinatore regionale settore formazione professionale Giuseppe Milazzo,
constatato il raggiungimento del quorum
sia strutturale sia funzionale, dichiarano aperta la discussione sulla
situazione in cui versa il settore della Formazione Professionale in Sicilia.
Prende la
parola il coordinatore Giuseppe Milazzo, il quale informa i convenuti che, come
sarà certamente e tristemente noto a tutti, l’amministrazione regionale ha
disatteso tutti gli accordi raggiunti e buona parte delle leggi che regolano il
settore, ed in particolare quelle a tutela del personale di tutte le tre
filiere della Formazione; creando, per questa via, grave e reiterato nocumento
economico, patrimoniale e morale agli stessi operatori. I convenuti prendono
atto della veridicità delle esternazione del Coordinatore portando
testimonianza delle situazioni di particolare e grave disagio personale e
familiare di ciascuno di loro, che poi diventano (data la grande platea degli
operatori interessati) grave disagio sociale, in relazione:
1.
al mancato pagamento delle retribuzioni già maturate da oltre un anno
(oltre 2 anni in qualche caso);
2.
alla mancata attivazione delle forme di sostegno al reddito per i
lavoratori incolpevolmente sospesi e/o licenziati;
3.
alla mancata attivazione della mobilità secondo quanto disposto dalle
Leggi e dal CCNL di comparto;
4.
alla eccessiva solerzia dell’amministrazione regionale nel decretare
la revoca dell’accreditamento di alcuni enti senza curarsi preventivamente del
destino dei lavoratori che incolpevoli vi lavoravano, lasciandoli in una sorta
di limbo definito “sospensione” che non trova riscontro in nessun ambito
giuslavoristico e pertanto nessun tipo di tutela normativamente posto;
5.
La mancata convocazione per la prosecuzione delle procedure di CIG in
deroga;
6.
Il mancato rispetto delle norme legislative regionali che pure
l’amministrazione ha il compito istituzionale di rendere esecutive e quindi
efficaci;
Il
Coordinatore Milazzo, conferma che ha notizia che le procedure relative alla
CIG in deroga, stanno iniziando ad avviarsi con la convocazione da parte dei
competenti servizi territoriali dell’Assessorato.
Per quanto
riguarda, invece, tutte le restanti problematiche né l’amministrazione
regionale né l’esecutivo Crocetta, hanno operato per la loro risoluzione ed
anzi la loro inerzia, in virtù del tempo che trascorre inutilmente, le ha rese
ormai delle piaghe endemiche del comparto, provocando, come detto, grave
disagio agli operatori.
Il
Coordinatore Milazzo, constatato e comunicato ai presenti il risultato
inesistente dal punto di vista sostanziale della laboriosa opera svolta in questi
anni dal Sindacato da lui rappresentato, attraverso una politica di moderazione
e di collaborazione con le stesse istituzioni (risultati inesistenti dovuti
esclusivamente all’inerzia e spesso alle vane promesse delle istituzioni), propone
ai presenti di iniziare un tipo di lotta diversa ma, a questo punto,
necessaria, da svolgersi secondo una tipologia di interventi diversificata:
a.
da una parte, attraverso la denuncia penale nei confronti dell’amministrazione
responsabile e del governo per i vari
errori amministrativi e le varie violazioni di legge che configurano
fattispecie forse penalmente rilevanti;
b.
dall’altra, dare inizio ad una class
action di tipo risarcitorio al fine di ristorare (almeno economicamente) tutti gli operatori che vi
aderiranno per quanto gli è dovuto e negato sia dagli enti ma principalmente
dalle istituzioni.
I convenuti, all’unanimità, manifestano la
propria volontà di adire le vie legali così come proposto dal Coordinatore,
dandogli mandato di incontrare i legali del sindacato per concordare le
modalità operative.
Al fine di
riportare i problemi della Formazione, intesa nella sua totalità (tutte le tre
filiere), nuovamente all’attenzione dell’opinione pubblica e pertanto delle
istituzioni competenti (oggi troppo distratte dal Click Day e da eventuali
rimpasti di governo), viene deciso di iniziare una serie di scioperi, con
proteste plateali sempre nei limiti del consentito dalla legislazione e dal
buon senso.
Pertanto in
questa sede si decide di attuare, per il momento, le seguenti giornate di
sciopero:
Lunedì 8 settembre 2014
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Dalle ore 08:00 alle 20:00
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Presso Palazzo ESA
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Mercoledì 10 settembre 2014
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Dalle ore 08:00 alle 20:00
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Presso Prefettura di Catania
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Giovedì 11 settembre 2014
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Dalle ore 08:00 alle 20:00
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Presso Assessorato Regionale
alla Formazione Professionale (in concomitanza con l’arrivo degli
ispettori europei).
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