Non sappiamo ancora se l’incontro tenutosi ieri 28/7/2014 in commissione bilancio possa finalmente sbloccare la lunga vertenza intorno al progetto Youth Guarantee e la ripresa lavorativa della platea dei lavoratori interessati.
Ovviamente auspichiamo di si, e confidiamo nel buon senso delle parti.
Tuttavia malgrado la disponibilità oggettivamente manifestata dalla presenza di tutti i soggetti istituzionali coinvolti nella difficile vertenza non riteniamo che si siano sciolti i veri nodi della vicenda.
Come abbiamo già scritto due sono le questioni dirimenti per il futuro dei lavoratori ex Spartacus:
- la necessaria chiarezza intorno al ruolo del Ciapi di Priolo quale polo pubblico della nuova formazione professionale e nello specifico delle politiche attive del lavoro;
- quali saranno le attività future insieme ed oltre il progetto Youth Guarantee.
Su tali temi si sono registrati veri e propri passi indietro da parte del Governo.
L’assessore Bruno infatti attraverso una improbabile ed anche semplicistica analisi storica sulle politiche attive in Sicilia ha ritenuto “ un errore storico” l’esperienza degli sportelli multifunzionali inaugurata con la legge 24/2000.
In verità ,tenuto conto delle infinite inadempienze contrattuali subite dai lavoratori, anche noi la pensiamo allo stesso modo.
Ma che c’entrano i lavoratori?
Perché debbono pagare più volte le scelte miopi della mala politica e della mala amministrazione?
Sarebbe come dire per esempio che siccome i lavoratori forestali sono ventimila ed oltre, la colpa di questo sfacelo è dei forestali medesimi !
Noi invece riteniamo che i responsabili delle scelte fatte nel passato anche remoto siano esclusivamente da ricondurre alle scelte della mala politica.
Il sindacato tutto e sottolineamo tutto, nella vicenda Youth Gurantee, ha dato prova di "provare" a cambiare rotta; perfino mettendo in discussione consensi e privilegi consolidati nel tempo.
Ma il governo regionale continua a non avere una visione complessiva intorno alla questione decisiva per il futuro della Sicilia e cioè la trasformazione di ampie aree di lavoro improduttivo in lavoro "produttivo" ed utile per la collettività.
Come si possono chiedere sacrifici ai lavoratori della formazione se si continuano a sperperare milioni di euro a pioggia con logiche clientelari ?
Infatti non si può!!
Dunque l’assessore Bruno dia subito un taglio a queste indagini sociologiche improvvisate ed insieme all’intero governo ci faccia sapere con chiarezza quale futuro intende proporre ai lavoratori.
Sappia però che non accetteremo mai ed in nessun modo che i lavoratori della formazione siano gli unici a pagare per gli sperperi della mala politica e di dirigenti infedeli che sono sotto inchiesta.
Siamo disposti ed impegnati a cambiare il lavoro a renderlo più moderno e produttivo ma non possiamo accettare la pulizia etnica di un intero settore.
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