giovedì 12 dicembre 2013

L’Assessorato Regionale come Pontio Pilato. Enti e sindacalisti i carnefici dei lavoratori?

Lo Snals Confsal, settore formazione professionale, ritiene che le procedure di mobilità ad incrocio secondo il verbale del 12 novembre 2013, non condiviso da questa O.S., sono irregolari e forse anche illegittime.
Infatti abbiamo assistito al richiamo di procedure di mobilità secondo il CCNL di settore, che nulla hanno a che vedere con gli artt. 34 e 35, quindi l’Allegato 12 del CCNL 2011-2013. In Assessorato alla Pubblica Istruzione ed alla Formazione Professionale si sono consumati procedimenti che non sono solo irregolari e per certi versi illegittimi, ma anche comici.
Certi enti di formazione hanno stilato degli elenchi di mobilità interna ed esterna, senza che sia stato svolto alcun esame congiunto con le OO.SS., né sentito o avvisato il lavoratore, né affisso nelle bacheche dei locali degli enti criteri oggettivi sui quali produrre graduatorie di personale in eccedenza, né sono stati comunicati elenchi di personale nominativi alle OO.SS.: tutto irregolare, discrezionale, facoltativo.
Il personale posto in eccedenza rispetto alla programmazione 2013/2014, procedura vietata dalla Direttiva n. 45555/2013 e esclusa categoricamente dal DDG n. 5021 del 6 novembre 2013, non verrà supportato da alcun sostegno al reddito dato che i verbali di Cassa Integrazione in deroga si sono conclusi il 4 dicembre 2013, men che meno dal Fondo di Garanzia Regionale senza copertura economica, poiché ha sostenuto a malapena il 7,7% del dovuto per il 2012.
Questi elenchi di personale in eccedenza, mobilità, come sono stati fatti? Il personale in esubero come è stato selezionato? Unicamente dal legale rappresentante degli enti di formazione, che hanno posto in mobilità anche alcuni rappresentanti sindacali delle OO.SS. non consenzienti ed accondiscendenti a pratiche non previste da alcuna normativa. 
Infatti abbiamo assistito in Assessorato alla Pubblica Istruzione ed alla Formazione Professionale ad un tipo di mobilità vergognoso e fuori da ogni oggettiva norma, qualcuno leggeva la figura dell’elenco in mobilità chiedendo alla platea degli enti di formazione presenti se interessasse loro. Davanti alla risposta negativa degli enti presenti, si procedeva oltre: naturalmente tutto ciò sa di paradossale. I lavoratori sono persone in carne ed ossa con famiglie e diritti ancora una volta calpestati.
Dicevamo che questa procedura non è prevista da alcuna norma o regolata da alcuna circolare, quindi non ha presupposti oggettivi riscontrabili.
Pertanto lo Snals Confsal ritiene che l’unica procedura possibile ad oggi sia considerare il personale unicamente tutto appartenente all’Albo degli operatori della Formazione Professionale, quindi stabilire il personale con incarico ed il personale senza incarico.
Lo Snals Confsal chiede che si applichi la legge, pertanto al personale senza incarico va applicata la l. r. n. 25 del 1 settembre 1993, quindi procedere alle liste di mobilità provinciale attraverso la procedura di legge, unica ed oggettiva ad oggi in vigore, della Circolare Assessoriale n. 10/94. Fornire dunque gli strumenti, ovvero ripristinare un rapporto di fattiva collaborazione tra gli uffici centrali e periferici dell’Assessorato al Lavoro (Dipartimento Regionale Lavoro e Dipartimenti Territoriali del Lavoro): per esempio uno strumento normativo per la ricollocazione del personale può essere la deliberazione di giunta regionale del 18 novembre 2013 n. 374.

Bisogna ritornare alla legge, perché questo settore ha subito troppo l’arbitrio e la discrezionalità di tanti soggetti, sempre e solo a danno dei lavoratori.

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