giovedì 11 luglio 2013

RICHIESTA EMOLUMENTI LAVORATORI FORMAZIONE PROFESSIONALE


ALL’ASSESSORE REGIONALE DELL’ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE
Dott.ssa Nella SCILABRA
Corso Calatafimi, 667 angolo Via Regione Siciliana 90129 – PALERMO
ASSESSORATO REGIONALE
DELL’ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE
Al Dirigente Generale Avv. Anna Rosa CORSELLO Dipartimento Regionale dell’Istruzione
E della Formazione Professionale
Corso Calatafimi, 667 angolo Via Regione Siciliana 90129 – PALERMO
ALL’ASSESSORE REGIONALE DELLA FAMIGLIA, DELLE POLITICHE SOCIALI E DEL LAVORO
Arch. Ester BONAFEDE
Via Imperatore Federico, 52
90146 – PALERMO
ASSESSORATO REGIONALE DELLA FAMIGLIA, DELLE POLITICHE SOCIALI E DEL LAVORO
Al Dirigente Generale Avv. Anna Rosa CORSELLO
Via Imperatore Federico, 52
90146 – PALERMO
e,p.c.
A TUTTI GLI ENTI GESTORI DELLA REGIONE SICILIANA
A TUTTI I CANALI DI INFORMAZIONE
Oggetto: mancata corresponsione delle retribuzioni ai lavoratori della formazione professionale. Mancata applicazione art. 29 CCNL formazione professionale.
La scrivente organizzazione sindacale, da un monitoraggio effettuato a campione, ha rilevato che i lavoratori della formazione professionale, malgrado il regolare servizio effettuato sin dall’avvio dell’Avviso 20/2011, dell’OIF e dei Servizi Formativi (SMF) nei confronti degli utenti residenti in Sicilia, non hanno ancora percepito le dovute pregresse retribuzioni (nonostante l’art. 29 del vigente CCNL stabilisca che l’erogazione dello stipendio debba essere corrisposto tra il giorno 27 di ogni mese e non oltre il 10°giorno di calendari o successivo al mese di prestazione).
Ad aggravare la situazione di inadempienza economica relativa all’anno 2013, si aggiungono ulteriori inosservanze, di cui la scrivente organizzazione sindacale è venuta a conoscenza, relative alle annualità passate.
Nell’incontro del 3 Giugno 2013 l’Assessore Scilabra e la Dirigente Corsello hanno firmato con la scrivente un accordo in cui l’Amministrazione Regionale avrebbe erogato le somme per il pagamento degli stipendi ai lavoratori della formazione professionale in tempi brevissimi e comunque entro 30 giorni dalla stipula dell’accordo.
Sindacato Nazionale Autonomi Lavoratori Scuola - CONFSAL
Settore Formazione Professionale
Ad oggi tutto questo non è avvenuto! Gli operatori della formazione professionale delle tre filiere si trovano ancora privi di stipendio da più di 18 mesi! Situazione diventata insostenibile!!! nonostante il diritto alla retribuzione del lavoro sia disciplinato non solo dal CCNL di categoria ma anche dall’art. 36 della Costituzione Italiana e dall’art. 2099 del Codice Civile.
Questi ritardi hanno creato, creano e continuano a creare seri problemi a tutti i lavoratori nei confronti dei loro creditori (aziende di fornitura elettrica, acqua, gas, banca per le rate di mutuo e per i propri bisogni primari). Per tale ragione, il diritto del lavoratore che riceve in ritardo lo stipendio è quello di vedersi corrisposto anche il pagamento degli interessi maturati sulla mancata erogazione degli stipendi spettanti.
Alla luce di quanto esposto, la scrivente organizzazione sindacale manifesta forte disagio su tale preoccupante fenomeno che peraltro necessita di un ulteriore monitoraggio anche da parte delle SSLL .
Poiché le inosservanze del CCNL da parte degli enti della formazione professionale si riscontrano ormai da parecchi anni, determinando in questo modo un grave danno ai lavoratori, si
Invitano
le SSLL ad attivarsi, in via sostitutiva, per il pagamento delle relative spettanze ai lavoratori, così come previsto dal DPR 5 Ottobre 2010, n.207, art.4 e 5 (sottoscritto nell’accordo del 3 giugno 2013).
Si precisa che, ai sensi e per gli effetti di cui alla L. 241/90, della L.R. n.10/91 e L.R. 5/2011, le Autorità in indirizzo debbano comunicare alla scrivente organizzazione sindacale i provvedimenti emessi, ovvero adottino i provvedimenti consequenziali, dandone comunicazione.
Con l’espresso avvertimento che, in difetto di riscontro decorsi 8 gg. dalla notifica della presente, la scrivente si vedrà costretta, suo malgrado, ad adire le vie legali.
Catania, 09.07.2013

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