giovedì 7 marzo 2013

RIFORMA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN SICILIA


Il sistema della formazione professionale, in Sicilia, è un sistema che prioritariamente penalizza il lavoratore, sminuendo l’attività che svolge e denigrando la dignità della persona.
 Per una serie di meccanismi poco chiari, si verifica che, circa il 95% dei lavoratori si trova a lavorare regolarmente, stando realmente a contatto con l’utenza, in classe, in amministrazione o presso i centri per l’impiego, ma effettivamente, alla fine del mese, non percepiscono gli emolumenti (si rimane senza stipendio dai 6 ai 21 mesi).
La mancata applicazione delle Leggi regionali da parte del Governo ha messo in discussione  una concreta garanzia occupazionale dei lavoratori in servizio.  Infatti, si è creato un sistema che vede da un lato licenziamenti, dall’altro apertura a nuove assunzioni!!!
Occorre seguire la  strada del risanamento  imponendo  regole, certezze, ordine tra gli enti, individuare ed intervenire sui diretti responsabili dell’attuale crisi e non su chi vi  lavora!!! Si colpisce il muro più basso senza scardinare il vero ostacolo, cioè chi ha reso il settore un ambiente selvaggio e senza regole.
Concordiamo con la Regione  per il blocco delle assunzioni, per il  parametro unico e  il fondo di garanzia, ma  abbiamo delle perplessità sull’istituzione dell’albo unico, che appare privo di garanzie per i lavoratori.
Come più volte proposto, riteniamo fondamentale e prioritaria la garanzia di tutti i lavoratori che operano nelle tre filiere (interventi, servizi e obbligo formativo). Tale garanzia è realizzabile attraverso la piena attuazione del combinato disposto degli artt. 2 della L.R. 25/93 e 39 della L.R. 23/02, con l’istituzione di un capitolo di spesa dedicato esclusivamente al personale della formazione professionale.
Infine si chiede una riforma che assicuri ai lavoratori il diritto di percepire la retribuzione con cadenza mensile, a fronte della prestazione lavorativa offerta. Si ritiene che tali garanzie potranno essere concretizzate attraverso l’istituzione di un ruolo ad esaurimento e un capitolo di spesa dedicato.

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