lunedì 25 febbraio 2013

Dalle parole ai fatti...


Lo Snals Confsal ha registrato nei giorni scorsi prese di posizioni molto importanti da parte sia del Presidente della  Regione Rosario Crocetta e dell’Assessore Regionale alla Formazione Professionale Nelli Silabra, che del Presidente di Forma Sicilia (rappresentante degli enti di formazione) Paolo Genco.
Queste prese di posizione esprimono un chiaro convincimento di voler risolvere la problematica dei lavoratori della  Formazione Professionale, i quali restano senza stipendi anche per dodici mesi.
Il Presidente della Regione Crocetta annuncia una riforma radicale del settore, ma per prima cosa intende far in modo di far ricevere in modo diretto gli stipendi al personale attraverso la diretta emanazione del Servizi Uffici Provinciali del Lavoro, applicherebbe la legge regionale n. 12/87.
Il Presidente di Forma Genco propone di istituire una Tesoreria apposita per pagare gli stipendi in modo diretto al personale ed agli allievi.
Lo Snals Confsal dichiara che finalmente le nostre note di denuncia sono pervenute ai soggetti responsabili, perché la situazione dei lavoratori è divenuta proprio insostenibile a causa della difficoltà di sostenere la propria vita e quella delle proprie famiglie.
Inoltre lo Snals Confsal, oltre ad un’opera di denuncia, ha formulato una proposta chiara dal 2010, vista l’annunciata difficoltà economica riversata ai danni dei lavoratori, ed aveva già da allora chiesto di istituire una Agenzia del servizio e del personale. Secondo noi, la Regione Siciliana deve gestire in modo diretto il Sistema della Formazione Professionale ed istituire un Ente capace di formulare proposte progettuali su base territoriale e provinciale: in nove province nove enti territoriali capaci di progettare corsi in base alla reale richiesta degli allievi e del mercato del lavoro territoriale. Bisogna aggiornare in modalità telematica l’albo unico del personale secondo l’art. 14 della legge regionale 6 marzo 1976 con il personale assunto entro il 31 dicembre 2008 con contratto a tempo indeterminato. Inoltre far transitare tutto questo personale in questa Agenzia interamente pubblica, o ad ampia partecipazione pubblica. Ancora la formazione potrebbe essere svolta presso le istituzioni pubbliche: Università degli Studi, Istituzioni Scolastiche, immobili comunali e provinciali cagionando un notevole risparmio delle risorse pubbliche.
Occorre una riforma radicale, occorre che il servizio funzioni, e non è possibile che i lavoratori attendano anche dodici mensilità di retribuzione e si rechino a lavoro con i soldi prestati dalle banche e dalle finanziarie che pretendono tassi di interesse eccessivi.
Infine ci attendiamo di essere convocati dall’Amministrazione Regionale per produrre immediatamente atti e provvedimenti, l’urgenza della problematica richiede un tempestivo intervento.

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