Con il D.lgs.181/00 e successivamente con il D.lgs. 297/02 in attuazione delle direttive europee in
materia di lavoro e della legge regionale n. 30 del 7 agosto 1997 viene
rivoluzionato il sistema del collocamento obbligatorio e vengono introdotte le nuove
attività da svolgere all’interno degli ex uffici di collocamento, oggi C.P.I.,
a favore dei lavoratori disoccupati che fanno all’Ufficio la dichiarazione di
disponibilità all’avviamento al lavoro.
Tali attività riguardano :
·
accoglienza e l’informazione,
·
orientamento,
·
consulenza, promozione e sostegno
all’inserimento lavorativo,
·
informazione e consulenza alle imprese.
Nella Regione Sicilia non è stato formato personale
dipendente dall’Amministrazione per svolgere tali nuove attività, per cui l’attività
dei C.P.I. si è limitata, dove è stata fatta, alla tenuta dell’elenco
anagrafico, della scheda anagrafico-professionale, perlopiù mancante della
parte formativa-professionale, e delle tradizionali attività di rilevazione
degli avviamenti, licenziamenti e dimissioni dei lavoratori occupati, mentre
nulla delle nuove funzioni sono state svolte a favore degli utenti disoccupati
o in cerca di prima occupazione.
A partire dal 1996 con finanziamenti europei la Regione
Siciliana ha riqualificato nelle figure di orientatore, esperto di
integrazione, progettista, tutor e gestore reti parte dei formatori dipendenti
a tempo indeterminato degli Enti ex legge 24/76.
La riqualificazione di tale personale è avvenuta a mezzo di
emanazioni di circolari assessoriali.
Per tali riqualificazioni sono state previste selezioni
preventive tra tutto il personale in servizio presso Gli Enti ex legge 24/76
che avessero un debito contributivo di almeno dieci anni.
In particolare con la prima riqualificazione ( POM I^ annualità
) le figure professionali di orientatore, esperto in integrazione e progettista
sono state individuate numericamente in ambito regionale, suddivisi per
provincia, per cui i formatori invitati a partecipare alla selezione hanno
partecipato indistintamente, per singola figura, ai posti messi a concorso in
ambito regionale. Infatti le graduatorie sono state fatte su basi regionali
suddivise per provincia, non tenendo conto
nella selezione e successiva riqualificazione delle sopraccitate figure.
Infatti a consuntivo si è riscontrato una enorme disparità
tra Enti e figure professionali rapportando il numero degli operatori
riqualificati appartenenti agli Enti ed il monte ore degli stessi; vi sono
stati Enti che non hanno avuto selezionato nessun loro dipendente.
A tale “ errore “ si è posto rimedio con le riqualificazioni
successive, infatti alla luce di quanto successo con la prima riqualificazione
le figure da riqualificare sono state riparametrate in base al monte ore di
ciascun Ente ex legge 24/76, per cui a ciascun ente sono state attribuite un
certo numero di figure da riqualificare e la selezione è avvenuta tra il
personale dipendente del singolo Ente. In pratica l’Ente riqualificatore ha
avuto l’incarico di selezionare, per ogni singolo Ente, il personale da
riqualificare tra i dipendenti dello stesso Ente.
L’Assessorato Regionale al Lavoro con Circolare n.2 del
26/4/2001 ha posto in essere gli Sportelli Multifunzionali a cui sono stati
assegnati compiti di servizi formativi in materia di :
·
accoglienza ed informazione,
·
orientamento,consulenza, promozione e sostegno
all’inserimento lavorativo,
·
informazione e consulenza alle imprese.
Con tale circolare al capo I punto 9 viene detto che “ lo
sportello multifunzionale deve garantire l’intervento integrato e pertanto la
sua composizione standard è ritenuta valida se impiega contestualmente
operatori qualificati in materia di : selezione, integrazione di portatori di
svantaggio, analisi dei bisogni e progettazione……” e al punto 10 viene detto
che : “ il personale in possesso delle caratteristiche sopra indicate, sarà
stabilmente impiegato presso gli “ Sportelli multifunzionali “ per consentire
il funzionamento continuativo dei servizi nei giorni lavorativi….”
Con nota prot. n. 4149/PROF/2001 del 6 Agosto 2001 inviata a
tutti gli Organismi della LR 24/76 a firma del Dott. Gaspare Sinatra viene
richiesto : “……… Gli Organismi sono altresì invitati a fornire notizie in
merito all’eventuale diverso utilizzo di Operatori riqualificati con il POM
Formazione Formatori I e II annualità e Legge 236/93 ed in possesso della
qualifica di Orientatore, Progettista ed Esperto in integrazione evidenziato il
nominativo, la sede ed i compiti lavorativi attribuiti,…… Tale verifica consentirà altresì di accertare
il rispetto della salvaguardia dei livelli occupazionali, nonché il corretto
utilizzo delle risorse umane riqualificate con risorse della scrivente
amministrazione.”
Successivamente con D.D.G. n. 1490/AA.GG./AG dell’8 novembre
2005 a firma del dirigente generale dott. Lo Nigro viene decretata la nuova
struttura organizzativa del Dipartimento Regionale Agenzia per l’impiego e la
formazione professionale e gli Sportelli multifunzionale vengono inseriti nel
Servizio I° assieme ai Servizi per l’impiego, mentre gli interventi formativi
vengono inseriti nel Servizio IV° .
Con circolare n. 68/2006/AG del 20 marzo 2006 a firma del
Dirigente Generale dott. Lo Nigro viene puntualizzato che “ …….l’impiego del
personale – la cui spesa ricada nell’ambito del decreto approvato del piano –
deve essere esclusivamente destinato a tali attività e non può essere distolto
in incombenze diverse, ancorché rientrino nelle finalità istituzionali degli
organismi attuatori.”
Infine va ricordato che nella circolare n. 81/2007/AG del 07
marzo 2007 avente ad oggetto : legge regionale 8 febbraio 2007, n.2 – D.A. 28
febbraio 2007 n. 125- Modalità per la proroga dei progetti attuativi degli
sportelli Multifunzionali, in essere nell’anno 2006, sino al 31 dicembre 2007 e
direttive per richiedere l’erogazione della voce PERSONALE e GESTIONE, al punto
4.2 – Diritti sui prodotti delle attività – viene detto che: “ I prodotti
dell’ingegno che dovessero costituire risultato, principale o meno, dei
prodotti finanziati sono di proprietà dell’Amministrazione regionale e non
possono essere commercializzati dai soggetti attuatori dei progetti stessi. I
risultati di quanto prodotto, organicamente distinti per attività svolte,
nell’ambito delle attività proprie degli Sportelli Multifunzionali, quali,
indagini, pubblicazioni, software, etc, dovranno essere consegnati in copia
all’Agenzia Regionale per l’Impiego e della Formazione Professionale – Servizio
I -……”
In ottemperanza di
quanto sopra esposto gli operatori degli sportelli multifunzionali sono stati
inseriti pienamente nelle attività proprie dei Servizi per l’Impiego della
Regione Sicilia mediante convenzione tra l’Agenzia del Lavoro e gli Enti da cui
dipendono. Il lavoro svolto dagli operatori presso i Servizi per
l’Impiego sono in toto quelli previsti dal D.lgs 297/2002 pur restando titolari
di tali servizi gli uffici dei Servizi per l’Impiego. Ciò comporta che presso i
Servizi per l’Impiego ( C.P.I. e S.U.L.P. ) una pletora di lavoratori, di cui
la maggior parte LSU, si occupa di una minima parte dell’attività prevista dal
D.lgs. 297/02 ( accoglienza e stesura modello di disponibilità ), mentre tutta
la restante attività (orientamento,consulenza, promozione e sostegno
all’inserimento lavorativo, informazione e consulenza alle imprese ) viene
espletata dagli operatori degli Sportelli Multifunzionali.
L’assurdo è che si è provveduto alla stabilizzazione presso
i Servizi per l’Impiego degli LSU con aggravio di spesa per il bilancio
regionale, mentre non si pensa minimamente a inserire organicamente all’interno
dei Servizi per l’Impiego gli operatori degli Sportelli Multifunzionali, il che
comporterebbe oltre alla stabilizzazione all’interno dei servi di personale
specializzato e riqualificato con fondi pubblici anche un notevole risparmio di
spesa per le casse regionali ( quantomeno l’8% della voce gestione del
finanziamento degli Sportelli).
Non ultimo è da
osservare la disparità di trattamento tra cittadini lavoratori in merito alla
stabilizzazione degli ex LSU.
Infatti gli operatori degli Sportelli sono stati chiamati ad
effettuare i colloqui di orientamento ai lavoratori precari (LSU) in carico ad
Enti regionali ( Comuni ) al fine della loro stabilizzazione.
Dai colloqui e dalla documentazione dagli stessi prodotta si
è verificato che tali lavoratori sono dipendenti di Enti privati quali
Parrocchie ed altri convenzionati con l’Ente Comune ed utilizzati da
quest’ultimo per attività dei propri uffici.
Tutto ciò comporterà certamente un grosso aumento di spesa
per le casse regionali!
Ma qual è la differenza di trattamento tra questi
“lavoratori” che si vuole stabilizzare e gli operatori degli Sportelli
Multifunzionali che sono anch’essi dipendenti di Enti privati ( onlus ) in
convenzione con la Regione ed utilizzati per servizi propri dei suo uffici?
L’unica differenza è che con la stabilizzazione all’interno degli uffici e degli enti regionali degli ex LSU si avrà
per la Regione un grosso incremento della spesa, mentre con la stabilizzazione
degli operatori degli sportelli Multifunzionali all’interno sei Servizi per
l’impiego si avrebbe solo una riduzione della spesa della Regione
Siciliana.
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