Il sindacato ha ripensato alla propria organizzazione logistica-strutturale.
In primis il Coordinatore Regionale Giuseppe Milazzo ha portato i saluti da parte della Confederazione Nazionale, Regionale Snals Confsal e di quella provinciale che ha ospitato l’incontro. Poi ha dato inizio al dibattito interno sulla struttura sindacale centrale e periferica. Il sindacato è cresciuto notevolmente negli ultimi tempi, quindi bisogna raccordarsi meglio e più efficacemente. Il Coordinamento Regionale dovrà filtrare tutte le azioni e fornire gli input alle organizzazioni periferiche. Bisogna incrementare la relazione con le RSA degli enti delle varie province, ciò deve presupporre anche maggiore comunicazione prima degli incontri, partecipazione durante i tavoli con gli enti e, postuma, per la verifica delle posizioni da intraprendere o intraprese. Maggiore comunicazione, insomma, per una azione migliore e più efficace.
Si è poi soffermato sulle linee che il consesso rappresentativo di tutte le province della regione vuole dare all’organizzazione sindacale, individuando alcune direttrici fondamentali per garantire la massima rappresentanza e rappresentatività dei lavoratori del settore. Perciò ha precisato che il sindacato vuole fornire la massima tutela e vuole garantire i diritti dei lavoratori in ogni sede e con ogni strumento possibile. All’uopo ha messo le esperienze maturate e tutti gli strumenti del sindacato a disposizione dei rappresentanti sindacali presenti e di coloro, che ancorché assenti, vogliano avvalersi del nostro sindacato per reagire contro la violazione dei diritti soggettivi ed oggettivi sia contro la Regione Siciliana che contro gli enti di formazione. Poi ha ceduto la parola ai colleghi che hanno denunciato tante violazioni dei diritti, riscontrate ed acclarate dai nostri rappresentanti sindacali ed evidenziate efficacemente nel dibattito. Il dibattito acceso si è incentrato sulle azioni da intraprendere.
Gli interventi, tutti qualificati e puntuali, hanno stabilito la linea del sindacato, in modo preciso ed inequivocabile. Non si sono risparmiate critiche all’Amministrazione Regionale, quindi ai suoi rappresentanti e responsabili, Lombardo, Centorrino ed Albert, i quali sono i maggiori artefici del danno cagionato al settore della formazione professionale ed ai lavoratori.
Si è rivendicata l’autonomia di questo sindacato che non è e non vuole essere sindacato di comodo, quindi nessuna contingenza con l’interlocutore istituzionale rappresentante dell’assessorato regionale, né con alcun ente di formazione, dunque un sindacato, finalmente, distinto e distante da tutte le controparti. Inoltre si sono rivendicati i principi di democrazia, di partecipazione nei processi decisionali e di condivisione delle scelte da effettuare dal sindacato. Insomma un sindacato messosi in discussione e ripensato per rappresentare la base ed i diritti dei lavoratori nel rispetto degli stipendi mai puntuali, del CCNL e della correttezza e trasparenza degli atti prodotti dall’Amministrazione Regionale e dagli enti di formazione.
L’assemblea, dopo un ampio e partecipato dibattito, è pervenuta alla conclusione di dare mandato al Coordinamento Regionale, in modo privilegiato, di istaurare il rapporto con l’ufficio legale del sindacato per rivendicare gli stipendi pregressi, anche in modo diretto nei confronti della Regione Siciliana, i diritti negati, la rivendicazione della l.r. n. 24/76, in combinato con la l.r. 25/93 e tutte leggi e norme, a garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali e delle retribuzioni dei lavoratori.
Poi si è stabilito di procedere con azioni di protesta nelle singole province siciliane per l’informazione ed il coinvolgimento di tutti i lavoratori.
Infine si è richiesto, comunque, di non rinunciare alla mediazione con l’Amministrazione Regionale, e l’interlocuzione per determinare, ove ancora possibile, risultati più favorevoli ai lavoratori nel breve periodo.
Alle ore 20,00 circa il Coordinatore Regionale, Giuseppe Milazzo, ha salutato i colleghi, prendendo l’impegno che saranno convocati più assiduamente nei prossimi mesi per monitorare l’efficacia delle azioni scelte e per perfezionare le azioni da intraprendere con maggiore democrazia e partecipazione attiva di tutti i lavoratori.
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