SCIOPERO PER il raggiungimento di tre obiettivi prioritari.
• Il primo obiettivo è quello di garantire la retribuzione mensile a tutti gli operatori della formazione professionale.
Come è noto, gli Enti Gestori sono datori di lavoro senza scopo di lucro, cioè gestiscono denaro pubblico senza avere alcuna responsabilità economica e personale e, nonostante
aderiscano al CCNL di categoria e siano accreditati per svolgere attività formativa ai sensi della Legge 24/76, spesso, per una serie di meccanismi poco chiari, non garantiscono il regolare stipendio al lavoratore.
Di conseguenza si verifica che, circa il 70% dei lavoratori si trova a lavorare regolarmente, stando realmente a contatto con l’utenza, in classe, in amministrazione o presso i centri per l’impiego, ma effettivamente, alla fine del mese, non percepiscono gli emolumenti (si rimane senza stipendio dai 2 ai 15 mesi).
Ci si è resi conto che il sistema della formazione professionale, in Sicilia, è un sistema che prioritariamente penalizza il lavoratore, sminuendo l’attività che svolge e denigrando la dignità della persona.
• Il secondo obiettivo, è la sensibilizzazione al rispetto del CCNL della formazione professionale.
A tal proposito, si CHIEDE agli Enti Gestori un incontro per discutere sui punti previsti dal contratto per la relativa concertazione, sia in ambito aziendale che provinciale.
Nel corso dell’attività sindacale è emerso che solo il 5% degli Enti Gestori della provincia di Catania rispetta il contratto, è propenso a svolgere una concertazione al fine di regolamentare il rapporto con i lavoratori, e mantenere le regolari relazioni sindacali.
Ad oggi è ancora in vigore una contrattazione regionale stipulata nel 1997 e, nonostante tre contratti superati, in Sicilia non si è riuscito ancora a concludere, ad oggi, una contrattazione regionale aggiornata e nuova.
• Il terzo obiettivo che si propone lo Snals Confsal, è quello di agire nell’intento di far emergere trasparenza, certezza e verità.
Per realizzare tale obiettivo, si è pensato di fornire al Governo Regionale alcuni punti di suggerimento, per il definitivo riordino del settore della formazione professionale:
- Ottimizzazione della spesa.
- Razionalizzazione dell’offerta formativa.
- Individuazione e quantificazione delle misure sanzionatrici per i soggetti che non osservano le procedure.
- Corretto impiego dei finanziamenti.
- Organizzazione dei controlli sulla gestione delle risorse impegnate.
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