sabato 16 aprile 2011

PERPLESSITÀ DELLO SNALS CONFSAL SETTORE FORMAZIONE PROFESSIONALE SULL’ACCORDO QUADRO PER LA “BUONA FORMAZIONE.”

Il testo riguardante l’accordo sulla “buona formazione”, dopo un’attenta lettura, ci conferma molte perplessità ed il conseguente nostro giudizio negativo.
Non appare evidente una concreta garanzia occupazionale dei lavoratori che, anzi, rischiano di perdere il posto di lavoro, senza avere nessuna prospettiva di garanzia di poterlo recuperare, così come si evince una sorta di contraddizione sull’articolazione del riordino del sistema della formazione professionale. Infatti, se da un lato si parla di licenziamenti, dall’altro si parla di apertura a nuove assunzioni!!!
Non sono previste sanzioni per i reali responsabili della crisi della formazione professionale che, negli anni, hanno portato il settore alla situazione attuale e che si vuole risolvere sacrificando il diritto occupazionale dei lavori, loro malgrado. Occorre seguire la strada del risanamento imponendo regole, certezze, ordine tra gli enti, individuare ed intervenire sui diretti responsabili dell’attuale crisi e non su chi vi lavora!!!
Si colpisce il muro più basso senza scardinare il vero ostacolo, cioè chi ha reso il settore un ambiente selvaggio e senza regole.
Invece di ridurre la spesa, nell’accordo si parla di finanziare ancora corsi di aggiornamento e di riqualificazione del personale, senza aver individuato uno sbocco reale. Ci si riferisce ai precedenti corsi svolti negli anni trascorsi, che hanno riqualificato ed aggiornato personale della formazione professionale che, in alcuni casi è in attesa, ancora oggi, di svolgere le nuove competenze acquisite, in altri risulta personale riqualificato in esubero. Alla luce di tali fatti, a cosa servirebbe prevedere finanziamenti per altri corsi di riqualificazione???!!!!
Concordiamo con le parti per il blocco delle assunzioni, per il parametro unico e il fondo di garanzia, ma abbiamo delle perplessità sull’istituzione dell’albo unico, che appare privo di garanzie per i lavoratori.
Siamo preoccupati perché alcuni Enti Gestori pur avendo avuto un parametro costi maggiorato ha avviato le procedure di mobilità del proprio personale assunto prima del 31.12.2008 e nello stesso tempo ha continuato ad assumere personale nonostante il blocco delle assunzioni al 31.12.2008.
Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali a seguito di licenziamenti o di messa in mobilità, dalla lettura dell’accordo risulta che gli stessi non hanno certezza retributiva e nemmeno idonea soluzione di rientro nel settore.
Siamo preoccupati perché, ad oggi, i lavoratori del settore non hanno potuto utilizzare la Cig o gli ammortizzatori in deroga che comunque sono l’anticamera del licenziamento.
Lo stesso Fondo di garanzia, che dovrebbe assolvere questa funzione, è privo di finanziamento e copre solo la spesa per i lavoratori in servizio sino al 2003. L’eventuale scelta di mettere sul Fondo di garanzia le risorse degli enti definanziati nell’anno in corso, a causa del mancato versamento dei contributi o del mancato accantonamento del Tfr, potrebbe produrre effetti devastanti in quanto nell’accordo non appare evidente alcuna garanzia per tali lavoratori negli anni successivi al 2011.
Come più volte proposto al tavolo di concertazione, riteniamo fondamentale e prioritaria la garanzia di tutti i lavoratori che operano nelle tre filiere (interventi, servizi e obbligo formativo tramite istituzione dell’Albo unico ad esaurimento degli operatori della formazione professionale, assunti a tempo indeterminato, entro il 31/12/2008).
Tale garanzia è realizzabile attraverso la piena attuazione del combinato disposto degli artt. 2 della L.R. 25/93 e 39 della L.R. 23/02, con l’istituzione di un capitolo di spesa dedicato al personale.
Si ribadisce che è necessario inserire nell’accordo una concreta salvaguardia occupazionale nonchè un rigido e concreto controllo che assicuri ai lavoratori il diritto di percepire la retribuzione con cadenza mensile,a fronte della prestazione lavorativa offerta. Si ritiene che tali garanzie potranno essere concretizzate attraverso l’istituzione di un ruolo ad esaurimento e un capitolo di spesa dedicato.
Lo Snals Confsal chiede di predisporre gli atti amministrativi per dare seguito alla delibera di Giunta 350 del 04.10.2010.

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