PRIORITARIAMENTE
Da qualche tempo sono comparsi, nella piattaforma telematica del Dipartimento dell’Istruzione e della Formazione Professionale, alcuni bandi relativi al reclutamento del personale, docente e non Docente, da impiegare nei corsi dell' Avviso 8, finanziati con fondi comunitari. Ai fini della selezione del personale da assumere,appare evidente come a risultare determinante sia la discrezionalità auto-attribuitasi dagli stessi Enti autori di detti bandi, a discapito dell’ applicazione del CCNL settore F.P. e della normativa vigente a tutela dell’ effettiva continuità occupazionale e retributiva prevista per i lavoratori iscritti all’Albo della F.P e rimasti privi di incarico.
Nelle more dell’ accordo trilaterale tra Regione, OO.SS. ed Associazioni datoriali, alcuni Enti sono divenuti, a proprio piacimento, creatori di criteri selettivi.
La scrivente organizzazione sindacale evidenzia che spesso i titoli richiesti non sono conformi con quelli previsti dal vigente CCNL F.P., inoltre il punteggio massimo previsto in base all’ esperienza maturata nella specifica mansione richiesta è notevolmente inferiore rispetto a quello massimo previsto per il colloquio, attribuito in maniera del tutto discrezionale ed insindacabile da una commissione interna nominata ad hoc. Quale norma o articolo contrattuale prevede tale procedura? Quali sono i requisiti previsti e le specifiche competenze in possesso dei membri delle suddette commissioni valutatrici il cui punteggio assegnato in maniera INSINDACABILE è decisivo nella selezione dei candidati?
In alcuni bandi è formalmente specificato che l’assegnazione dell’incaricoessendo “Intuitu personae” resta comunque “SUBORDINATO ALL’ ESPRESSIONE DI UNA TOTALE DISCREZIONALITÀ DELL’ENTE”.
Altri bandi prevedono addirittura che il candidato debba sostenere e superare molteplici prove, scritte e pratiche, per essere, infine, ammesso al colloquio con la commissione valutatrice.
Le succitate modalità di selezione del personale, riportate a mero titolo esemplificativo (si potrebbe continuare ad elencare altri criteri eterogenei ravvisati nei diversi bandi), contrastano apertamente con gli intenti espressi pubblicamente, più volte, dall’Assessore della F.P. e dal Dirigente del relativo Dipartimento, circa l’obbligo di assunzione, da parte degli Enti attuautori dei corsi formativi, dei lavoratori iscritti all’Albo e rimasti incolpevolmente privi di incarico a seguito della revoca dell’ accreditamento subita dai rispettivi Enti di appartenenza. Affinchè l’attuazione della salvaguardia occupazionale degli appartenti all’Albo non rimanga un intento astratto, occorre stabilire formalmente ed in tempi brevi:
A) Regole certe e precise volte a concretizzare al massimo tale salvaguardia;
B) Controlli sugli esiti dei bandi, da effettuare prima della stipula dei contratti;
C) Sanzioni immediate da comminare agli Enti che disattendono o applicano in maniera parziale e/o discrezionale le regole stabilite.
Contrariamente, difronte ad un esponenziale incremento di lavoratori licenziati e rimasti privi di incarico, qualora i criteri selettivi inseriti nei vari Bandi, anzicchè essere oggettivi e trasparenti, dovessero risultare arbitrari ed eterogenei, le assunzioni presso gli Enti fruitori di finanziamenti pubblici saranno di difficile attuazione vista la determinante discrezionalità degli Enti medesimi.
Gli Enti fautori dei Bandi di reclutamento sono stati altrettanto esigenti nella richiesta di titoli, requisiti, superamento di prove scritte e pratiche, in occasione delle selezioni del personale assunto discrezionalmente in precedenza senza ricorrere ad alcun Bando pubblico ?
L’ autonomia imprenditoriale, fortemente rivendicata in occasione della selezione e dell’ assunzione del personale, perchè non è attuata in altre circostanze come, ad esempio, al momento di garantire mensilmente la retribuzione ai propri dipendenti ? Pur vantando l’ autonomia imprenditoriale, vi sono Enti che devono ancora versare emolumenti per incarichi svolti diversi anni addietro: addebitando la causa del grave ritardo alla Regione, che sostengono non abbia provveduto ad inviare i finanziamenti, quale tipo di autonomia dimostrano di avere... ???
I corsi di formazione, nell’ambito degli Avvisi 4, 7 ed 8, vengono svolti in virtù dell’ autonomia imprenditoriale oppure grazie ai finanziamenti pubblici erogati dalla Regione Siciliana ad alcuni Enti selezionati per gestirli nel pieno rispetto della normativa vigente?
Tutto ciò premesso, la scrivente organizzazione sindacale auspica un tempestivo intervento dell’ Amministrazione regionale al fine di consentire l’ assunzione dei lavoratori iscritti all’
Albo presso gli Enti attuatori di corsi finanzianti con fondi pubblici, ribadendo, a tal fine, che l’applicazione del CCNL FP ed il rispetto della normativa vigente a tutela di coloro i quali sono rimasti privi di incarico, rappresentano dei capisaldi assolutamente imprescindibili.
N.B. Nella primavera del 2014, centinaia di lavoratori iscritti all’ Albo e rimasti privi di incarico, vincitori del concorso per titoli indetto dal Ciapi di Priolo, sono stati contrattualizzati nell’ ambito del Progetto Prometeo. Trascorsi quasi 3 anni, nei quali è stata svolta solamente una parte minoritaria dei corsi finanziati, in moltisi chiedono che fine abbia fatto il finanziamento destinato allo svolgimento di tutti gli altri corsi, non ancora avviati, del progetto Prometeo. I tentativi degli interessati di ricevere delucidazioni in merito dal Ciapi di Priolo, sono risultati finora privi di riscontro.
Non sarebbe opportuno, dopo tanta attesa, uscire da questo limbo avviando l’ iter che consenta al Ciapi di Priolo di fare partire, in tempi celeri, i corsi del Progetto Prometeo impiegando gli aventi diritto ?